Per Fiat Chrysler Automobiles (FCA), la funzione di Supply Chain Management di una casa automobilistica è il nesso tra la sua attività industriale e le sue operazioni commerciali. Le donne e gli uomini della filiera movimentano materiali e semilavorati, attivano nodi produttivi e distribuiscono auto secondo le richieste del cliente. La missione della Supply Chain è sincronizzare l’intero processo come il preciso meccanismo di un orologio, per evitare inattività, ritardi e diseconomie.
In FCA, l’ambito operativo della funzione comprende l’intera “base di fornitori” globale, tutti i centri di magazzinaggio e più di 100 stabilimenti FCA in tutto il mondo – un esempio veramente concreto della natura globale del Gruppo. Per soddisfare la domanda del mercato in modo rapido ed efficiente, tutto il flusso di materiale in entrata e in uscita deve essere pianificato dalle prime fasi del ciclo in poi e deve essere pienamente operativo dal momento dell’inizio della produzione.
Secondo il costruttore italo-americano, la filiera deve garantire la fattibilità degli obiettivi, bilanciando domanda e capacità degli stabilimenti. È inoltre necessario definire i volumi e allocare tutte le risorse necessarie, ottimizzando i flussi e lo stoccaggio. È un sistema organico estremamente complesso, i cui componenti lavorano con un obiettivo comune: trasformare i desideri del cliente in realtà.
Solo in questo modo è possibile evadere gli ordini di qualsiasi concessionario FCA nel mondo in modo rapido ed efficiente. La filiera , infatti, entra in gioco non appena viene effettuato l’ordine: le funzioni Demand and Production Planning e Capacity Planning danno il via libera al processo produttivo coinvolgendo gli stabilimenti.
Sulla base della pianificazione ricevuta, I-Fast Container Logistics (azienda 100% FCA) organizza il movimento dei componenti dai fornitori alle fabbriche, dove vengono lavorati e assemblati. Una volta prodotto il veicolo, la funzione di Distribuzione Veicoli organizza il trasporto per la consegna ai concessionari nei paesi tramite un’altra società FCA: I-Fast Automotive Logistics.
Per portare le auto dai campi ai porti o alle loro destinazioni finali vengono utilizzati camion all’avanguardia che funzionano a gas naturale: l’evoluzione “verde” e sostenibile del trasporto su gomma, poi i veicoli attraversano l’oceano attraverso contratti firmati con vari compagnie di navigazione.Circa il 60% dei movimenti in entrata e in uscita sono effettuati via mare o ferrovia, il che limita notevolmente l’impatto ambientale.
L’innovazione organizzativa va anche nella direzione della sostenibilità: l’ottimizzazione della saturazione dei container ha portato a un risparmio di circa 600 tonnellate di CO 2 nel 2019. L’adozione di nuove metodologie per ottimizzare il trasporto dei materiali ha portato anche a risparmi in più di 1.500 tonnellate di CO 2 in un anno.
Infine, la razionalizzazione del trasporto su strada e la modifica dei movimenti marittimi e ferroviari hanno ridotto le emissioni di CO 2 di altre 2.700 tonnellate. La funzione di Supply Chain Management opera quindi in modo innovativo, flessibile e sostenibile, per soddisfare ogni cliente e generare vantaggi per il sistema produttivo e per l’ambiente, concludono fonti FCA.
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