Il futuro dell’Alfa Romeo Giulia appare purtroppo condizionato da una richiesta che purtroppo da sempre sta al di sotto di ogni possibile aspettative. Purtroppo in questi ultimi anni l’appeal delle berline è diventato sempre meno rilevante e la sofferenza di questa tipologia di vetture è nota da più parti. Lo certifica, nello specifico panorama Alfa Romeo, una crescita interessante registrata dallo Stelvio che supera nettamente in termini di vendite la bella Giulia.
Di certo non si può dire che il fatto che una vettura come l’Alfa Romeo Giulia goda di pochi riscontri in termini di vendite, sia sinonimo di perplessità legate ad una berlina di grandi doti ma piuttosto si deve pensare ad un cambio di passo della clientela che poco apprezza questo tipo di auto. È un peccato, si, ma pare che in casa Alfa Romeo ci sia ancora spazio per lei e questo fa ben sperare.
Nel 2021 il restyling di metà carriera
Sembra quindi che nel futuro asset determinato da Stellantis, ci sia spazio anche per l’Alfa Romeo Giulia che si porta dietro un nome sicuramente iconico e dotato di grande fascino. Il 2021 dovrebbe essere l’anno buono per introdurre un restyling mirato e destinato a cambiare sensibilmente le velleità della Giulia a marchio Alfa Romeo. Tuttavia il restyling non dovrebbe tenere in considerazione rinnovamenti nascosti come quelli proposti sulla Giulia MY 2020. L’idea pare sia quella di sfruttare un nuovo corso stilistico che dovrebbe quindi essere applicato sulla nuova generazione senza dimenticare profondi cambiamenti anche in riferimento alla tecnologia applicata.
Anche la Giulia pare dovrà fare i conti con una costante elettrificazione dei suoi motori. Le indiscrezioni forniscono dati in stadio avanzato della Giulia dotata di propulsore endotermico abbinato ad una variante mild hybrid. Sembra che i primi riscontri siano già risultati positivi e quindi potrebbero accelerare i tempi e la loro introduzione sulla Giulia che vedremo il prossimo anno.
La interessante piattaforma Giorgio che fa da base alla Giulia permetterebbe un’agevole introduzione di un elemento da 48 Volt per configurare l’idea di mild hybrid. Il sistema andrebbe ad introdurre un generatore di dimensioni più generose rispetto a quelle dell’alternatore attuale e ci sarebbe bisogno dello spazio per la batteria supplementare che potrebbe essere collocata nel vano bagagli o in un’area ricavata ad esempio sotto i sedili posteriori. La motorizzazione più indirizzata ad accogliere il sistema mild hybrid potrebbe essere la 2.0 litri turbo a benzina ma potrebbe debuttare anche sul 2.2.
L’introduzione della tecnologia mild hybrid avrebbe un’applicazione più semplice e immediata che garantirebbe il mantenimento dell’architettura Giorgio visto che questa piattaforma non riuscirebbe ad ospitare soluzioni plug in hybrid o full hybrid. Man mano che ci avviciniamo al nuovo anno, le indiscrezioni dovrebbero però risultare sempre più insistenti.