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Simone Resta: nessun dissidio con Binotto ma si punta alla nuova monoposto

Simone Resta ha chiarito le sue intenzioni sulla nuova monoposto Ferrari, escludendo i dissidi con Mattia Binotto

Simone Resta

Il prossimo numero di Autosprint, in uscita il 20 di ottobre, conterrà anche un’intervista molto interessante anticipati da alcuni stralci apparsi sul sito internet dell’autorevole settimanale. Si tratta delle parole di Simone Resta che chiarisce alcune indiscrezioni che gli attribuivano dissidi interni nel rapporto con Mattia Binotto. Tutto categoricamente smentito dal responsabile dell’area telaio presso il Cavallino Rampante. Inoltre l’ingegnere ha anche parlato di come si vuole intervenire sulla monoposto prevista dalla Scuderia per il 2021.

Il rapporto tra Resta e Binotto appare quindi particolarmente solido e privo delle tensioni attribuite dalle indiscrezioni di qualche mese fa. Si deve infatti ricordare che proprio Mattia Binotto ha puntato sul ritorno in Ferrari di Simone Resta che militava ormai da quasi due anni in Alfa Romeo Racing a Hinwil; sempre Binotto gli ha affidato un ruolo di grande responsabilità nella cura verso il rilancio della Scuderia. È proprio Resta che si occupa della nuova monoposto che vedremo a partire dal prossimo anno.

La direzione da seguire

Si ripartirà dal 2021 che viene visto come un anno di transizione per poi puntare a qualcosa di buono a partire dal 2022 che coinciderà col cambiamento regolamentare. Lo stesso Resta ha ammesso, in riferimento alla nuova monoposto prevista per la prossima stagione, che “l’aerodinamica sarà libera ma ci sono restrizioni sul numero di ore da trascorrere in galleria del vento oltre ad un vincolo per lo sviluppo di componenti del telaio compresi scocca, sospensioni, freni e ogni altra cosa che riguarda la monoposto. Sarà invece permesso spendere due gettoni per modificare il telaio che permettono di intervenire in due aree critiche della vettura per migliorarla. Si possono ad esempio usare per un telaio nuovo che ospiti particolari collocati diversamente o passi e pesi rivisti. Oppure si possono usare per sviluppare i freni o per rifare il muso” ha ammesso Simone Resta ad Autosprint.

L’idea tracciata da Resta è invece quella di “rifare il retrotreno perché pensiamo che ci siano più aree promettenti da sviluppare in quella zona per aumentare le prestazioni. Il lavoro che faccio adesso con i miei colleghi è quello di decidere tutti assieme le modifiche da fare per migliorare il progetto attuale” ha aggiunto.

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