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Cartelli micromobilità da buttare: soldi dei contribuenti bruciati

Guardate il segnale nella foto: messo da poco, non vale più

segnale monopattini

Cartelli micromobilità da buttare: soldi dei contribuenti bruciati. Osservate il segnale nella foto di ClubAlfa. Quel cartello è di giugno 2019. Il decreto Toninelli imponeva la sperimentazione della micromobilità. Al che, tutti i Comuni hanno investito somme fortissime: i cartelli costano. Specie così articolati e complessi. Dentro, c’è scritto che c’è un test anche per i monopattini elettrici, come evidenzia la sagoma del monopattinaro. Peccato che a gennaio il Governo Conte abbia equiparato i monopattini elettrici alle bici: fine del test. E segnali da sbattere via.

Cartelli micromobilità da buttare: con installazione

Costa il segnale, installarlo e adesso rimuoverlo. Perché un cartello vecchio non ha senso. Prima, il monopattino viaggiava solo in determinate aree limitate. Adesso, è come la bici: va dove vuole in città.

Una frittata di normative, cavilli, codicilli, che è una delle cause del numero enorme di incidenti dei monopattini: regole poche chiare significano sinistri numerosi, sempre.

Resta la sperimentazione nelle città italiane della micromobilità elettrica, ovvero di hoverboard, segway e monowheel. Ce ne sono pochissimi: per loro servirebbe un cartello nuovo, corretto, pulito.

Segnali in Italia, come siamo messi

Questo cartello ormai anziano e da pensionare va ad aggiungersi ai segnali sbagliati, rovinati, illeggibili in Italia. Talvolta coperti da vegetazione o pieni di ruggine. Si doveva semplificare la materia della circolazione stradale con una ventata di novità, e invece ecco un’ennesima retromarcia.

Il test ha preso avvio: stabilisce che hoverboard, segway e monowheel potranno circolare in ambito urbano, previa delibera comunale, su aree pedonali, percorsi pedonali e ciclabili, piste ciclabili in sede propria e su corsia riservata, zone a 30 Km/h e strade con limite di velocità di 30 km/h. Si vedono gli incidenti e poi si valuta se sopprimerli.

Così doveva essere anche coi monopattini: dopo qualche incidente, dovevano essere presi e cancellati. Invece, la sperimentazione è stata saltata a piè pari. Facile vincere così.

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