Da circa due mesi la produzione nello stabilimento FCA di Melfi continua a ritmo sostenuto. Le numerose richieste in arrivo dal mercato per i tre modelli prodotti nel sito produttivo lucano (la Fiat 500X e le Jeep Renegade e Compass, disponibile anche in versione ibrida) stanno garantendo tanto lavoro per gli addetti del sito. Lo stabilimento di Melfi, purtroppo, non è esente dalla crescita dei contagi da COVID-19 che ha caratterizzato le ultime settimane in Italia.
In queste ore, i rappresentanti dell’USB (Unione sindacale di Base) hanno lanciato l’allarme. Nello stabilimento di Melfi, infatti, in poche ore si sono registrati altri sette casi positivi tra i lavoratori del sito. Per il polo industriale di FCA c’è il rischio di dover fare i conti con un vero e proprio focolaio con possibili nuovi casi in arrivo nel corso del prossimo futuro.
USB dichiara di aver messo in campo tutte le iniziative possibili per lanciare l’allarme sulla questione avendo “segnalato a Prefettura, Ispettorato, Asl, carabinieri, Assessori, al Presidente del consiglio , del Senato , della Camera, di Regione Basilicata Puglia e Campania, ai Ministri del lavoro e della sanità , al Presidente della Repubblica”
Il sindacato ha inoltre “denunciato a mezzo stampa e formalmente alla Procura della Repubblica, ha proclamato sciopero. Tutti gli strumenti in possesso del sindacato sono stati usati con l’intento di tutelare la salute dei lavoratori della Fca di Melfi , delle loro famiglie e di interi territori”
Secondo l’USB continua ad esserci l’irrisolta questione dei trasporti. Per raggiungere lo stabilimento, infatti, gli autobus adibiti al trasporto degli addetti sarebbero pieni oltre l’80% con un conseguente rischio concreto di assembramenti e del mancato rispetto del distanziamento sociale.
USB sottolinea che, stando alle comunicazioni di FCA sulla questione (in alcuni casi sostenute anche dalle istituzioni e dagli enti preposti fanno sapere i rappresentati dell’USB), il protocollo viene seguito nel dettaglio ed i contatti avuti dagli addetti poi risultati contagiati sono minimi. Non è stata, quindi, attivata una procedura di screening con tamponi per tutti i lavoratori.
Cosa potrebbe accadere nei prossimi giorni
La produzione nello stabilimento FCA di Melfi continua. Al momento, non sono previsti stop legati ai casi di contagio. Pur non essendo stato avviato un controllo a tappetto per tutti gli addetti, in ogni caso, nuovi casi di positiva (in particolare in caso di soggetti sintomatici che richiederanno di effettuare il test) potrebbero emergere nel corso del prossimo futuro.
Se il numero dei casi dovesse aumentare in misura significativa, è possibile che lo stabilimento sarà costretto a fermarsi al fine di garantire la sicurezza di tutti i lavoratori. Se, invece, i casi continueranno ad essere limitati è molto probabilmente che l’azienda continui le sue attività produttive nel rispetto del protocollo di sicurezza siglato con i sindacati.
Di certo, la situazione di Melfi, per quanto riguarda i casi di contagio, resterà sotto monitoraggio. Nel corso delle prossime settimane scopriremo se i sistemi di sicurezza previsti per il sito avranno funzionato o se ci saranno nuovi focolai all’interno dell’impianto. Continuate a seguirci per tutti gli aggiornamenti.