La Cassazione (23331/2020) spazza via ogni dubbio. Smartphone fermo al semaforo: è multa. Scatta la sanzione anche se si è stoppati al rosso. Tutto nasce da un tizio che proponeva opposizione avverso l’ordinanza ingiunzione con la quale gli era stata irrogata una sanzione. Per aver fatto uso durante la guida del telefono cellulare senza auricolare o apparato vivavoce e per aver proseguito la marcia nonostante il semaforo rosso.
Smartphone fermo al semaforo: sì alla sanzione
Secondo la Cassazione, per arresto si intende l’interruzione della marcia del veicolo dovuta a esigenze della circolazione. E, in questi casi, permane il divieto di usare far uso di apparecchi radiotelefonici. A momento di impegnare un incrocio in attesa del passaggio delle vetture con precedenza e con l’obbligo di sgomberare l’area il prima possibile, non si può tranquillamente utilizzare un apparecchio radiomobile proprio nel momento di maggior pericolo, per il solo fatto che il veicolo si è momentaneamente arrestato.
La multa per chi viaggia impugnando il cellulare è la solita: 165 euro e taglio di 5 punti-patente. Lo dice l’articolo 173 del Codice della Strada.
Obiettivo della regola sui cellulari
Il target della norma è impedire comportamenti che siano in grado di provocare una situazione di pericolosità nella circolazione stradale, inducendo il guidatore a distrarsi e a non consentire di avere con certezza il completo controllo del veicolo in movimento.
È consentito l’uso di apparecchi a viva voce o dotati di auricolare purché il conducente abbia adeguate capacità uditive a entrambe le orecchie (che non richiedono per il loro funzionamento l’uso delle mani).