Sergio Marchionne, amministratore delegato di Fiat Chrysler Automobiles, è stato interrogato dai federali per lo scandalo corruzione da 4.5 milioni di dollari che avrebbe coinvolto il centro di formazione del suo gruppo automobilistico italo-americano. Secondo il The Detroit News, Marchionne è stato sottoposto a una serie di domande durante una riunione privata avvenuta a luglio 2016 nell’ufficio del procuratore di Detroit .
Il numero uno della società automobilistica è stato accompagnato dal suo avvocato William Jeffress, appartenente allo studio legale Baker Botts. Precisiamo che Sergio Marchionne non è stato accusato di alcun crimine nell’inchiesta federale. Quest’ultima, nelle ultime settimane, ha chiamato in causa un membro del consiglio di General Motors e dei centri di formazione del sindacato United Auto Work, finanziato dai 3 produttori di automobili di Detroit.
Fiat Chrysler: il numero uno della società automobilistica interrogato dal procuratore di Detroit
Lo scandalo emerse per la prima volta a luglio dove ha visto coinvolto Alphons Iacobelli, ex vicepresidente di FCA, e alcuni funzionari del sindacato UAW. Purtroppo ancora non è chiaro cosa Sergio Marchionne abbia rivelato ai pubblici ministeri durante l’interrogatorio. Quello che possiamo dirvi per certo, invece, è che il CEO di Fiat Chrysler Automobiles ha voluto comparire di sua spontanea volontà e non in seguito a una chiamata da parte dei PM.
Non sappiamo, infine, se Marchionne abbia chiesto l’immunità prima di parlare con i pubblici ministeri, come di solito accade negli Stati Uniti in questi casi. Speriamo che emergeranno nei prossimi giorni ulteriori informazioni sulla vicenda.
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