Si rischia fortemente un colpo al cuore a ben guardare questa splendida Totem GT Electric. Va bene, non stiamo parlando di una Giulia GT made in Alfa Romeo ma comunque si tratta di un prodotto decisamente iconico in grado di regalare emozioni pure a chiunque provi a fissarla ad occhi ben aperti.
La GT Electric della comunque italianissima Totem è il trionfo della tecnologia nascosto sotto un body che è magia per chiunque almeno per un secondo nella vita abbia avuto a che fare con Alfa Romeo, con la Giulia e con la splendida GTA. La coupé è stata presentata ufficialmente il 30 ottobre scorso e rappresenta un azzeccato restomod della splendida Alfa Romeo Giulia GTA che ha comunque fornito la base di partenza al bravo Riccardo Quaggio (founder e CEO di Totem Automobili), sebbene dell’iconica coupé di Arese sia rimasto circa il 10% dell’armamentario complessivo.
In questi ultimi tempi le proposte di questo tipo, ovvero quelle che prevedono come volontà fondamentale quella di riportare in vita vetture iconiche introducendo però sotto al cofano un’unità elettrica, se ne sono viste diverse. Ma quella proposta da Totem Automobili è un’operazione più complessa e per questo ulteriormente più affascinante. Molte volte, però, la condizione specifica introduce un eterno dibattito per capire se sia meglio puntare alla modernità piuttosto che cimentarsi in un attento restauro capace di riportare in vita gioielli d’altri tempi.
Ora è realtà
Della bellissima GT Electric di Totem Automobili se ne parla ormai da circa un anno, ma ora è diventata una eccellente realtà in grado di fornire gioie immense ai fortunati che si porteranno a casa uno dei soli 20 gioielli attualmente previsti dalla startup veneta. Dici Alfa Romeo e tra le icone ti si fissa subito in mente la mitica Giulia Sprint GT che negli Anni Sessanta prendeva vita dalla forte eredità lasciata dalla Giulietta Sprint GT, all’interno del mitico stabilimento di Arese.
D’altronde la Giulia Sprint GT nasceva col preciso intendo di affiancare la produzione Alfa Romeo con le attività in pista. Era questo il mantra imposto dal presidente Luraghi che aveva intuito il potere salvifico del motorsport imponendo di conseguenza lo sviluppo della poderosa variante GTA. La Gran Turismo Alleggerita poteva disporre di potenze nell’ordine dei 180 cavalli che unite alle doti dinamiche indiscutibili e ad un peso rivisto al ribasso permetteva di vincere in ogni dove.
Ma la GT Electric, così come orgogliosamente rimarcato dalla denominazione stessa, adotta un powertrain elettrico capace di erogare 518 cavalli di potenza e di generare l’impressionante coppia di 940 Nm. Ma a fornire doti di peso di tutto rispetto è il pacco batterie da 50,4 kWh che fissa l’ago della bilancia a 330 chilogrammi ma comunque permette di raggiungere 360 chilometri di autonomia massima con una singola ricarica. La velocità massima è di 245 km/h e lo 0-100 km/h si mette in atto in 3,4 secondi. Le celle vengono mantenute a 38 gradi centigradi di temperatura grazie all’adozione di un “miracoloso” liquido di derivazione militare garantendo così prestazioni sempre pronte. Si possono scegliere tre livelli di efficienza del motore: D, Dynamic, N, Naturale e A, Advanced.
La trazione si trova sull’asse giusto, quello posteriore, che scarica a terra i dati impressionanti già citati mentre il cambio con una leva decisamente vintage con pomello forato viene soltanto simulato come fosse un elemento sequenziale.
Forme iconiche
Le forme sono quelle iconiche con una carrozzeria completamente realizzata in carbonio capace di richiedere oltre 6mila ore di lavoro artigianale e fornire un peso complessivo di soli 95 chilogrammi. L’intero progetto ha preso vita da un telaio reale appartenente a una Alfa Romeo Giulia GT Junior del quale è rimasto soltanto il 10% delle componenti caratterizzanti. Lo stesso telaio è stato quindi riprogettato e rinforzato per poter ospitare al meglio le notevoli forze in gioco, sicuramente maggiori rispetto a quelle per le quali era stato progettato a suo tempo.
Lo schema sospensivo prevede davanti una sospensione MacPherson completamente regolabile e un sistema Multilink in alluminio al posteriore che viene connesso ad un frame che supporta il nuovo propulsore elettrico (dal peso pari a 130 chilogrammi, nel complesso la vettura pesa 1.410 kg che diventano 1.270 nella variante di produzione). La GT Electric adotta anche un roll-bar interno che protegge i due occupanti che si accomodano su sedili in fibra di carbonio e pelle completamente personalizzabili così come gli interni realizzati con materiali di alta gamma realizzabili su misura (i sedili vengono modellati sulle forme del corpo, la posizione e le dimensioni dei pedali vengono invece progettati in base al piede del pilota). Le luci presentano quattro elementi circolari davanti con elementi LED, stesso motivo stilistico previsto anche al posteriore dove gli elementi circolari hanno sostituito quelli rettangolari della Giulia GTA storica. Nel complesso mutano le proporzioni ma la GT Electric rimane fedele alle linee iconiche di un tempo.
Grazie alla tecnologia McFly la GT Electric può riprodurre performance e suoni dedicati per un’esperienza di guida che può essere personalizzata in fase di acquisto. La GT Electric dispone di due soli posti mentre lo sterzo è una riedizione del mitico elemento Hellebore di MoMo realizzato in alluminio, con corona rivestita in pelle.
Unica come una volta
La GT Electric si ricarica in 7 ore con la corrente domestica. La presa di ricarica è stata nascosta sotto al bocchettone posto sul fianco della coda della Giulia, coperto da un tappo a vite curatissimo in ogni dettaglio. Bellissimi i grandi cerchi da 17 pollici. La GT Electric viene realizzata al momento in sole 20 unità proposte ad un prezzo di partenza pari a 430mila euro con consegne fissate per il 2022.
Insomma, la GT Electric di casa Totem Automobili rappresenta una vettura curatissima in ogni dettaglio, completamente personalizzabile e frutto quindi del desiderio. Un desiderio che potrebbe non coincidere col cuore forte degli alfisti che vedono nella sostituzione dell’iconico bialbero con un elemento elettrico uno dei sacrilegi più forti. I puristi sono molte volte diffidenti, ma questa GT Electric non è la vera Giulia e come tale potrebbe essere apprezzata fino all’ultimo bullone in termini di riedizione di un’icona straordinaria per gli innamorati del Biscione. Qualcosa simile, ma comunque differente, avevano prodotto i ragazzi di Alfaholics quando sulla base della Giulia Sprint GTA avevano sostituito il bialbero con un Twin Spark da 2,3 litri e vari elementi più performanti e moderni come componenti in carbonio e titanio. Allora si trattava di una GTA (denominata GTA-R 290) riadattata per i giorni nostri.
Ma quella della GT Electric di Totem Automobili è tutta un’altra storia. Quindi, va bene così.