Non c’è Covid che tenga: diesel Euro 6d senza proroghe in Ue. Prima della pandemia di coronavirus, le Case auto dovevano rispettare certe scadenze in fatto di emissioni dei motori a gasolio. Con il dramma dei contagi, le cose non cambiano: la scadenza non viene posticipata. Così ha deciso l’Ue rispetto alle istanze dei Costruttori europei. Il 1° gennaio 2021, quindi, tutti in linea, o arrivano le multe Ue, come riporta Automotive News.
Diesel Euro 6d senza proroghe in Ue: perché
La Commissione europea ha respinto la richiesta del settore automobilistico: non si rinvia l’introduzione, dal 1 gennaio 2021, del nuovo standard di omologazione per i veicoli diesel Euro 6d ISC-FCM. L’Acea (associazione Costruttori auto europei) aveva inviato la domanda al commissario Thierry Breton lo scorso luglio: una sospensione di sei mesi per le conseguenze dell’emergenza coronavirus. Dal 1° gennaio 2021 slittamento al 1° giugno 2021.
Le ragioni della richiesta Acea:
- impossibilità di vendere 600 mila veicoli già assemblati prima dell’entrata in vigore del nuovo standard;
- difficoltà nel riavviare l’assemblaggio di alcuni modelli;
- rischi per i livelli occupazionali.
I motivi del no Ue all’Acea:
- i piani di ripresa dell’Ue e di ogni singolo Stato membro aiuteranno ad agevolare gli investimenti necessari per sostenere l’industria automobilistica;
- una rigorosa normativa ambientale è il modo migliore per promuovere la competitività e l’innovazione;
- è anche importante garantire la fiducia dei cittadini sul fatto che l’Ue possa migliorare la loro salute e il loro ambiente.
I nuovi standard diesel: cosa sono
Ma perché serve lo standard Euro 6d ISC-FCM? Per replicare al meglio le condizioni di guida reale: consumi e inquini nella vita di tutti i giorni quasi quanto si evidenzia nelle prove teoriche sui rulli. Invece, oggi, c’è distanza fra i due dati. Un problema nato con il dieselgate nel settembre 2015.
Ci sarà un margine di errore per tenere conto di eventuali letture imprecise tramite i sistemi portatili di misurazione delle emissioni delle agenzie di controllo, almeno sino al 2023.