L’ultima asta di RM Sotheby’s svoltasi a Londra, ma trasmessa online, è stata un successo (come sempre) anche in virtù di una straordinaria Fiat 131 Abarth nella variante utilizzata sulle prove speciali da rally nel 1980 e non solo. Detta così, la questione potrebbe apparire di poco valore. Partendo però dal prezzo con la quale è stata aggiudicata la vettura, oltre 330.000 euro, si può cominciare a ragionare su diversi aspetti.
La Fiat 131 Abarth in oggetto è infatti un oggetto di culto, una vettura mitica per gli appassionati di rally e non solo. Si tratta della 131 Abarth numero di telaio 0388232 con la quale l’immenso Walter Röhrl, coadiuvato alle note da Christian Geistdöfer, vinse il Rally di Sanremo del 1980. Non solo, a fine anno il costruttore torinese avrebbe vinto i titoli di quella stagione perciò la Fiat 131 Abarth appena aggiudicata da RM Sotheby’s ha anche contribuito agli allori di quella stagione.
La vettura targata TO V33681 partecipò nel 1980 anche al Tour de Corse subendo però un incidente quando nell’abitacolo c’erano Attilio Bettega e Arnaldo Bernacchini. La 131 Abarth ex Walter Röhrl venne poi riutilizzata anche nel 1981 da Tonino Tognana con le note di Sergio Cresto conquistando due volte il gradino più basso del podio al Rally del Ciocco e al Rally della Lana. La stessa berlina fu anche adoperata da Dario Cerrato col quale giunse undicesima al Rally di Montecarlo dello stesso anno. Nel 1982 la stessa 131 Abarth riuscì ad agguantare tre volte dei piazzamenti entro i primi dieci posti sulle prove speciali italiane, guidata stavolta da Gabriele Noberasco. Infine l’ultima competizione pare risalga al giugno del 1983, presso il Rally di carmagnola con Evasio Liprandi.
Non c’è la mitica livrea Alitalia
La Fiat 131 preparata da Abarth poteva contare su specifiche introduzioni per la carrozzeria di matrice Bertone (portiere e passaruota in vetroresina e prese d’aria riviste).
La berlina divenne in questo modo particolarmente competitiva nei rally, grazie anche all’introduzione dello schema sospensivo MacPherson a ruote indipendenti. Il motore era invece il 2 litri a 4 cilindri realizzato da Lampredi erogava 140 cavalli mentre il cambio poteva contare su cinque rapporti. Venne realizzata in 400 esemplari, utili per ottenere l’omologazione di Gruppo 4 FIA mentre le varianti strettamente utilizzate per le competizioni erano 240 tutte dotate di iniezione meccanica Kugelfischer.
Il valore certificato dal prezzo di vendita è rimasto particolarmente elevato nonostante la mancanza della mitica livrea Alitalia. Immancabili alcuni cimeli di fondamentale importanza come le copie di iscrizione al Rally di Sanremo del 1980, il libretto originale, la certificazione Abarth e elementi di ricambio originali. La mancanza della livrea Alitalia si fa risalire ad uno sciopero con il Jolly Club che riuscì ad avere quelle vetture per il Sanremo dopo un’estradizione quasi segreta dagli stabilimenti Fiat facendo credere che le 131 ritirate erano vetture di serie. Storie d’altri tempi in cui i tanti scioperi non fermavano le attività del reparto corse.