L’ordinanza 24993/2020 della Cassazione è chiara: Tutor non tarato fa multe nulle. Ricordiamo che il Tutor misura la velocità media su un tratto autostradale, anziché la velocità istantanea misurata dall’autovelox.
Tutor non tarato fa multe nulle: lo dice la Corte costituzionale
Lo ha precisato la Corte costituzionale, con sentenza 113/2015: qualsiasi strumento di misura, specie se elettronico, è soggetto a variazioni delle sue caratteristiche. E, quindi, a variazioni dei valori misurati dovute ad invecchiamento delle proprie componenti e a eventi quali urti, vibrazioni, shock meccanici e termici, variazioni della tensione di alimentazione.
Questo profilo interessa anche i meccanismi di autodiagnosi che appaiono suscettibili, come le altre apparecchiature, di obsolescenza e di deterioramento.
Autovelox e Tutor pari sono: taratura
Non è corretta perciò la distinzione fra apparecchi sottoposti a diretta vigilanza della Polizia Stradale e apparecchiature Tutor che funzionano in automatico ed in autonomia. E che sono sottoposte a controlli annuali per la sincronizzazione degli orologi.
Quindi, basta andare dal Giudice di Pace del luogo dove c’è stata l’infrazione. Pagare 43 euro di tassa allo Stato. E basarsi sull’ordinanza della Cassazione 24993/2020 e sulla sentenza 113/2015 della Corte costituzionale.
Tutte le apparecchiature di misurazione della velocità devono essere sottoposte a verifiche periodiche di funzionalità e di taratura. E in caso di contestazioni circa l’affidabilità dell’apparecchio il giudice è tenuto ad accertare se tali verifiche siano state o no effettuate.
Rammentiamo anche che la taratura va fatta almeno una volta l’anno: gli occhi elettronici devono beccare chi va davvero troppo forte, con la massima precisione. Senza taratura, il rischio è che le Forze dell’ordine sanzionino chi rispetta il limite. O che al contrario non appioppino multe sacrosante a chi supera il limite di velocità sul tratto osservato.