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Omicidio stradale inutile contro alcol e droga

Nonostante i lockdown, episodi gravissimi. Con recidive

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Il reato di omicidio stradale inutile contro alcol e droga: nonostante i lockdown, episodi gravissimi. Con recidive. Automobilisti già beccati ubriachi o drogati al volante, che hanno subìto la sospensione della patente, e che ancora feriscono gravemente o uccidono alla guida. Il più recente sinistro pochi giorni fa, con l’uomo che aveva nel sangue una quantità pazzesca di alcol: sui 2,5 grammi di alcol per litro di sangue, contro un limite di mezzo grammo.

Omicidio stradale inutile contro alcol e droga: deleterio

Nato nel 2016 con il Governo Renzi, il reato di omicidio stradale doveva in origine stroncare la guida sotto l’effetto di alcol o droga. Doveva essere doloso, ossia con volontarietà. Per motivi misteriosi, è divenuto colposo durante l’iter legislativo: per colpa, ossia imperizia, imprudenza. Con pene che non fanno paura, non c’è quindi deterrenza.

A ciò si aggiunga il fatto che i dramma della recidiva è più vivo che mai: cosa ci fanno in giro in auto persone che già hanno causato incidenti gravissimi per alcol o droga? O con precedenti penali?

Incidenti da alcol, l’opinione dell’Asaps

Secondo l’Associazione amici Polstrada, ormai è sistematica l’applicazione dei domiciliari agli arrestati. Stiamo assistendo alla demolizione di tutto ciò che era stato fatto per il contrasto all’ubriachezza su strada. Di fatto la legge sull’omicidio stradale, con la concessione incrociata delle attenuanti generiche e dei patteggiamento, è superata. Dal punto di vista delle pene per i responsabili.

Dopo una prima fase in cui avevamo visto sentenze significative, ora mano a mano si stanno abbassando le pene e si sta tornando ai livelli di prima. La curva dell’attenzione su questo tema sta scendendo. Siamo alla catena di smontaggio del contrasto all’ubriachezza su strada.

L’impressione, aggiungiamo, è che si faccia attenzione alle mini violazioni rilevate con telecamere. Per fare cassa facilmente. Mentre i veri pericoli della strada vengano lasciati scorrazzare. Lo dimostra il fatto stesso che un ubriaco fradicio potesse guidare durante questo secondo lockdown. L’Italia non ha centrato l’obiettivo Ue di dimezzare i morti su strada dal 2001 al 2010, né dal 2011 al 2020. Ci si aspetta un terzo flop, dal 2021 al 2030.

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