Il primo evento promozionale del nuovo campionato Pure ETCR, che accoglierà vetture esclusivamente alimentate da un powertrain elettrico, si è svolto al Motorland Aragon durante l’ultimo appuntamento stagionale del WTCR. L’occasione era stata già annunciata come lo scenario ideale per la presentazione dell’Alfa Romeo Giulia ETCR by Romeo Ferraris; la berlina del Biscione, rivista dalla factory di Opera, è stata presentata ieri!
A Opera non si sono risparmiati, l’Alfa Romeo Giulia ETCR è stata infatti assemblata sfruttando tempistiche decisamente da record con la volontà nel cuore di avere la berlina bella e pronta per l’evento promozionale di Alcañiz. Difatti il medesimo scenario era stato previsto per l’ultimo appuntamento stagionale del WTCR che si sarebbe dovuto disputare ad Adria, ma con l’annullamento all’ultimo minuto dell’evento tricolore i ragazzi di Opera hanno fatto in modo di far debuttare comunque la splendida Giulia ETCR e ci sono riusciti.
In pista a partire dal prossimo anno
Tra le mani di Michela Cerruti e Jean-Karl Vernay il velo è scivolato via dalle forme uniche della Alfa Romeo Giulia ETCR presso un apposito spazio dedicato per lei all’interno del paddock del Motorland. Proprio Jean-Karl Vernay, impegnato nell’ultimo appuntamento stagionale di Aragon a bordo dell’Alfa Romeo Giulietta Veloce TCR sempre di Romeo Ferraris, sarà il pilota designato per lo sviluppo e per condurre in pista a partire dal prossimo anno la stessa Giulia ETCR presentata ieri sera.
Si può dire che la Alfa Romeo Giulia ETCR svelata ad Aragon è veramente una bellissima vettura da corsa che si discosta persino dai modelli in 3D visti circolare tempo fa. Spicca lo splendido rosso denominato Rosso Romeo Ferraris per segnare un confine col mitico Rosso Alfa. D’altronde il progetto intrapreso dalla compagine di Opera è un’avventura privata che non ha niente a che fare col Biscione ormai lontano anni luce da ogni attività in pista in forma ufficiale. In casa Romeo Ferraris hanno dimostrato di riuscire a fare ottime cose nel WTCR progredendo di anno in anno con la loro Giulietta Veloce TCR che ora si trova persino a lottare per il titolo mondiale del medesimo campionato.
Aerodinamica curatissima
Bisogna ammettere che i puristi potranno storcere facilmente il naso a vedere una Giulia privata del suo propulsore termico per fare spazio ora ad un’unità elettrica. Ma in fondo va bene così. Va bene così perché l’occasione è propizia per riportare una berlina del Biscione sulle piste di tutto il mondo, in un campionato di una certa rilevanza che potrà aprire le porte anche ad altri grandi marchi. Il WTCR tradizionale non permette infatti una concreta introduzione di vetture come la Giulia di casa Alfa Romeo e l’unica alternativa di una certa validità nel mondo delle turismo potrebbe essere legata al DTM; il vecchio campionato turismo tedesco ha però perso il suo fascino e si trova in piena crisi oltre al fatto che si tratta di uno pseudo monomarca con elementi confezionati ad hoc con i costruttori che installano la carrozzeria di riferimento su una vasca in carbonio bella e pronta.
Va bene così quindi. È assolutamente corretto applaudire il lavoro realizzato ancora una volta dalla gente di Opera che sotto le insegne del centauro con arco e freccia hanno fatto centro un’altra volta. La Giulia ETCR proposta da Romeo Ferraris appare ben curata dal punto di vista aerodinamico potendo contare su un ampio splitter anteriore, assetto ribassato, prese d’aria sui larghi passaruota anteriori e un enorme diffusore posteriore a tutta larghezza che tanto ci ricorda l’epoca delle mitiche Gruppo C. A completare lo studio aerodinamico ci pensa una grossa ala posteriore, che a giudicare dalle prime immagini sembrerebbe monoplano.
Grandissima potenza
La motorizzazione elettrica Pure ETCR adotta un accumulatore con moduli di controllo realizzati dalla Williams Advanced Engineering col propulsore vero e proprio realizzato dalla Magelec Propulsion in accordo con la trasmissione. Il pacchetto propulsivo adotta quattro motori M21Sx-x-19 MGU con raffreddamento a liquido e potenza di picco pari a 500 kW, ovvero 680 cavalli in grado di introdurre una coppia di 960 Nm.
I motori risultano perfettamente modulari e possono essere posizionati sull’asse posteriore accoppiandone due su ogni ruota con disposizione trasversale. La trasmissione è invece a due fasi con velocità unica del tipo Omni Gear F06V1-Z-19HXYY. La Giulia ETCR (come le altre della serie) adotta la trazione posteriore mentre il canonico 0-100 km/h si percorre in appena 3,2 secondi con velocità massima pari a 270 km/h. Il maggiore aggravio di peso viene fornito dalla batteria che pesa 450 chilogrammi e viene posizionata tra i due assi; la Giulia ETCR di Romeo Ferraris è la terza vettura ETCR ad essere svelata, che si unisce alla Cupra e-Racer e alla Hyundai Veloster N ETCR ma sono attesi anche la Shanghai Lisheng Racing del team NIO 333 già impegnato in Formula E e la JAS Motorsport con la Honda.
Approvata da Alfa Romeo
L’Alfa Romeo ha comunque approvato il progetto proposto da Romeo Ferraris. La factory di Opera si è quindi occupata di ogni singolo elemento e di tutto quello che ha permesso di rendere effettivamente realizzabile l’avventura. Con una punta di orgoglio è stato quindi tolto il logo Alfa Romeo al di sopra dell’ampio Scudetto Alfa, rimpiazzato dall’iconico logo di Romeo Ferraris.
C’è una certa emozione nelle parole di Michela Cerruti che è la Operations Manager della factory di Opera: “siamo molto contenti di aver dato alla luce a questo progetto frutto di un lungo lavoro iniziato un anno fa, quando abbiamo deciso di intraprendere una nuova avventura che segna anche il nostro debutto nel mondo delle competizioni per vetture elettriche. Quello di Aragón è un fine settimana importante per noi, perché oltre ad essere ancora matematicamente in corsa per il titolo del FIA WTCR, diamo ufficialmente vita ad un nuovo programma sportivo. Questo va ad aggiungersi ai tanti progetti che nel corso degli ultimi anni hanno preso vita in casa Romeo Ferraris, come il Fat Five e l’Alfa Romeo Giulietta TCR”.
Jean-Karl Vernay ha invece dichiarato di aver visto soltanto al momento della presentazione la nuova Giulia ETCR: “Questa è la prima volta che vedo la macchina, perché volevano che fosse una sorpresa”, ha detto il francese. “Possono essere super orgogliosi del loro lavoro, quello che hanno fatto è fantastico. Non hanno le stesse risorse di altri produttori e l’auto è assolutamente eccezionale. La livrea è davvero bellissima. C’è stato molto lavoro realizzato da Romeo Ferraris e molto altro c’è ancora da fare, ma sono molto orgoglioso di far parte di questo progetto”.
Xavier Gavory, direttore del Pure ETCR, afferma che la presentazione dell’Alfa Romeo Giulia ETCR produce un grande slancio per la serie: “siamo lieti di veder svelata l’Alfa Romeo Giulia ETCR di Romeo Ferraris”, ha detto Gavory. “Romeo Ferraris ha un’ampia tradizione nel motorsport con tanti successi e vittorie in più di sei decenni di storia mentre ora si è preso l’enorme impegno del Pure ETCR entrando nella serie. È bello vedere sia la storia della squadra che il suo futuro rappresentati nella livrea”.
Il presidente di WSC Group, Marcello Lotti, ovvero il promoter dell’ETCR e del WTCR, ha dichiarato: “è sempre un momento emozionante quando una nuova macchina da corsa viene presentata, ma la presentazione della Giulia ETCR di Romeo Ferraris al Motorland Aragón è qualcosa di molto speciale perché associa un nome straordinario e la sua gloriosa storia di successi nelle vetture turismo a questo progetto che è l’ETCR. Finora avevamo visto solo disegni e rendering, ma guardare l’auto in carne e ossa, qui nel paddock, mi fa venire i brividi perché è assolutamente stupenda. Ora non vedo l’ora di vederla in funzione e sono fiducioso che con l’esperienza dello staff Romeo Ferraris sarà competitiva sin dall’inizio”.
Infine Michela Cerruti ha fornito anche una data indicativa su quello che potrà essere il debutto vero e proprio della Giulia ETCR: “penso che sarà durante l’inverno. Molto dipende dall’installazione della batteria che deve essere eseguita alla Williams Advanced Engineering nel Regno Unito. Ovviamente, la situazione attuale in tutto il mondo è un po’ complicata e dobbiamo restare lì per una settimana o anche di più, quindi in questo momento è piuttosto difficile farlo. Ma penso che all’inizio del 2021, entro la fine di gennaio, potremo vedere questa macchina in funzione”.