Monopattini elettrici e bici: utenti deboli allo sbaraglio. Era il caso davvero di favorire col bonus e coi mass media compiacenti il boom delle tavolette? Chi va su quei dispositivi rischia grosso: lo dicono i numeri degli incidenti del 2019, che l’ACI ha appena snocciolato. Sulle strade extraurbane gli utenti vulnerabili rappresentano una quota molto elevata dei decessi, in aumento rispetto allo scorso anno: il 33,8% (1 morto su 3) è ciclista, “dueruotista” o pedone. Nel 20,4% dei casi è deceduto un motociclista (257), nel 9,1% un pedone (115) e nel 4,2% un ciclista (53).
Monopattini elettrici e bici: allarme rosso
Rispetto al 2018 i pedoni morti sono in diminuzione (erano 137, pari al 10,2%), mentre i ciclisti morti aumentano (erano 39, pari al 3%). Rispetto al totale dei morti per modalità di trasporto, i pedoni sono il 21,5%, i ciclisti il 21% (era il 17,4% nel 2018) e “dueruotisti” il 32,7%. I motociclisti sono coinvolti nel 18,6% degli incidenti stradali; i ciclisti nel 3,9%.
L’indice di mortalità delle due ruote (sia motocicli che biciclette), è molto più elevato di quello delle quattro ruote: 3,6 morti ogni 100 mezzi coinvolti in incidente, rispetto all’1,3 delle auto.
Al vertice delle tratte più pericolose per le due ruote, la SS 001 Aurelia in Liguria, il Grande Raccordo Anulare di Roma, la SS 016 Adriatica in provincia di Rimini, la SS 018 Tirrena-Inferiore in provincia di Salerno, la SS 249 Gardesana Orientale in provincia di Verona, la SS 145 Sorrentina in provincia di Napoli, la SS 006 Casilina in provincia di Roma, la Tangenziale Est-Ovest di Napoli.
Statistiche molto difficili per i monopattini
Sarà difficilissimo capire quanti sinistri nel 2020 per i monopattini. Causa reticenza di alcuni Comuni. Magari gli stessi che non dicono quanti soldi incassano con gli autovelox. Per l’Asaps, si viaggiava a 50 incidenti al mese nella sola Milano. Come minimo. E in un contesto così infernale, si aumentano gli utenti vulnerabili? Errore madornale. Tra l’altro, il Covid non è sceso. E i monopattini non hanno alleggerito i mezzi pubblici.
In realtà, gli utenti deboli andrebbero protetti con piste davvero sicure, tutelate: non con le pericolosissime piste ciclabili create dai Comuni in queste settimane.