Ora che la fusione tra FCA e PSA è ad un solo passo dalla completa ufficializzazione vengono fuori alcuni particolari molto interessanti sulla lunga trattativa che ha unito i due grandi gruppi. Ormai che è chiara la data del 4 gennaio, data in cui si svolgeranno le assemblee degli azionisti, il prospetto informativo che apre alla quotazione in Borsa del nuovo gruppo nascente (Stellantis) fornisce alcuni aspetti finora mai rivelati.
Dal documento risulta decisamente evidente che i contatti tra FCA e PSA non sono cosa recente, piuttosto sono cominciati addirittura nel 2018 soltanto qualche settimana dopo la morte di Sergio Marchionne. I primi contatti, sulla base di quanto si legge vennero già posti in essere “durante il terzo e il quarto trimestre 2018 i dirigenti di PSA hanno avuto diverse interazioni con quelli di FCA al fine di esplorare potenziali programmi di cooperazione limitata” tuttavia viene anche precisato che “in quella fase non ci sono state discussioni sull’opportunità di una potenziale aggregazione aziendale delle due società, né è stata discussa l’acquisizione di una di queste da parte dell’altra”.
Tra fine 2018 e inizio 2019 la collocazione dei primi incontri
Qualche giorno prima di Natale 2018 Carlos Tavares contatta Mike Manley. I due amministratori delegati formalizzano un incontro al Salone di Ginevra del marzo 2019 per cominciare a “valutare la possibilità di un’aggregazione aziendale delle due società”. A fine febbraio, la riunione viene organizzata da Olivier Bourges per PSA e da Doug Ostermann per FCA. È tutto pronto quindi per il 4 marzo quando vengono ragionati tra FCA e PSA “i potenziali programmi cooperazione individuati in precedenza tra le parti per ragionare su una potenziale aggregazione aziendale”.
Già il primo aprile 2019 viene firmato un accordo di riservatezza mentre continuano gli incontri tra Ostermann e Bourges. Due settimane dopo viene fissata un’ulteriore riunione mentre dal 23 al 25 aprile si susseguono diversi altri incontri presso il legale di PSA (Bredin Prat) per fissare ulteriormente tutti gli aspetti normativi. Tavares e Manley si incontrano nuovamente il 14 maggio 2019. Ma a fine maggio la possibilità di un’operazione tra Renault e FCA fa cessare ogni discussione con PSA per poi ritrattare il 6 giugno quando la possibile integrazione con Renault viene definitivamente cancellata.
A rischio acquisizione
A riavviare le trattative ci pensa Robert Peugeot che contatta John Elkann a fine giugno intavolando un incontro a Parigi per il 4 luglio. Peugeot propone a Elkann l’acquisizione di FCA da parte del Gruppo PSA tanto che già il 7 luglio la proposta di fusione prevede un’offerta per l’acquisizione di FCA “a premio”. Ma il documento precisa subito che “la proposta non ha condotto ad accordi in quella fase. Elkann, in particolare, si è opposto alla struttura dell’operazione in base alla quale gli azionisti di FCA sarebbero stati significativamente diluiti a seguito della nuova condizione”.
Il 22 luglio viene quindi formalizzata un’altra proposta che vira ora verso la “fusione alla pari” discussa con la Goldman Sachs, che è l’advisor di FCA, qualche giorno dopo. Ma l’ipotesi viene messa da parte perché non fornisce una reale visione dei valori dei due Gruppi. Ne deriva un ulteriore ampliamento delle discussioni che dal primo agosto si protrae fino al 10 dello stesso mese quando Elkann e Tavares formalizzano un altro incontro. Le discussioni vengono chiuse ancora una volta da John Elkann poiché prosegue il disaccordo sulle distribuzioni in termini di dividendi e asset societari.
A ottobre l’affare si concretizza
Quasi a metà settembre del 2019 Tavares invita Mike Manley presso un centro di prova di PSA per testare i loro veicoli elettrici e ibridi, dopo aver incontrato l’AD di FCA al Salone di Francoforte. L’idea è quella di riavviare ancora una volta le discussioni con PSA che spinge per riprendere i contatti. Il nuovo confronto tra Manley e Taveres avviene l’11 ottobre a La Ferté-Vidame. Si trova un accordo anche con John Elkann. Allo stesso tempo proseguono anche i contatti e le discussioni tra gli advisor finanziari: il 23 ottobre Messier Maris & Associés propone quanto poi sarebbe stato reso noto a dicembre alla Goldman Sachs.
Tra il 25 e il 27 ottobre tutti gli azionisti di PSA vengono informati delle discussioni mentre Tavares incontra Elkann per concordare i termini della fusione tra PSA e FCA. C’è la distribuzione dei dividendi per 5,5 miliardi di euro agli azionisti di FCA e la partecipazione in Comau oltre allo scorporo della Faurecia da PSA. Si arriva quindi al 29 ottobre quando il Wall Street Journal è il primo lanciare l’indiscrezione sulle discussioni tra FCA e PSA mentre il 30 ottobre i consigli dei due gruppi approvano i termini della fusione alla pari. Quindi le trattative proseguono per circa un mese ancora col via libera firmato il 17 dicembre, il giorno prima della firma sull’accordo per l’arrivo sulla terra di Stellantis.