Impianto EKOpoint di Agrate: un gioiello in Lombardia, creato da Stefano Cantarelli. Aperto alla clientela da aprile 2019, ha un target preciso: soddisfare al massimo le esigenze di tutti gli utenti. Qui, oltre ai carburanti tradizionali, si erogano prodotti green: Metano, Gpl, ricariche elettriche e metano liquido per mezzi pesanti GNL, l’area si completa con un servizio di bar/ristorante e lavaggio auto.
Impianto EKOpoint di Agrate: gioco di parole azzeccato
Di qui il gioco di parole: EKOpoint. Punto di rifornimento ecologico. Propone tutti i carburanti alternativi al fine di contenere le emissioni inquinanti. E orientare l’utilizzo dei mezzi di trasporto in modo più responsabile rispetto il passato. A tal proposito, si punta molto sull’utilizzo del GNL. Oggi in Italia esiste una discreta rete di impianti che riescono a soddisfare gli utenti che utilizzano questo prodotto. Non è nient’altro che la liquefazione a -160° del metano gassoso, prodotto che viene stoccato in serbatoi criogenici fuori terra.
Il rifornimento avviene tramite un erogatore ad alta portata che in 5 minuti riempie il serbatoio del mezzo ( il riempimento di 300/320 kg garantisce una percorrenza di 1200 km). Il prodotto riduce del 15% la CO2, del 50% gli ossidi di azoto del 98% il particolato. Oltre a ciò, considerando anche gli incentivi per l’acquisto del camion , il risparmio vs il gasolio è superiore al 40%.
Sui 50 mezzi pesanti al giorno all’impianto di Agrate
L’impianto di Agrate si è rivelato strategico per la distribuzione di questo prodotto tanto da rifornire oltre 50 mezzi pesanti al giorno. Imboccata la strada verso il trasporto green, si sta guardando con estremo interesse l’offerta del BIO – GNL (la distribuzione avviene con la stessa tecnologia già in dotazione)
Questo carburante si ottiene tramite la liquefazione del BIO GAS, a sua volta prodotto con gli scarti della lavorazione industriale degli alimenti, il tutto realizzerebbe il modello virtuoso dell’economia circolare.
Il BIO GLN, utilizzato per il trasporto, contribuirebbe alla decarbonizzazione nel settore dei trasporti: aprirebbe la strada al raggiungimento dei traguardi ambientali europei fissati per il 2030.