Lo scambio di energia elettrica fra i veicoli e la rete elettrica, sia mentre si ricarica il veicolo sia col veicolo che cede energia alla rete, è stato normato dal Gestore dei Servizi Energetici che ha reso note le modalità del V2G (Vehicle to Grid). È chiaro che tutti i veicoli dotati di questa nuova possibilità di propulsione si prestano perfettamente a questa tipologia di scambio, ma in queste ore GSE (il Gestore dei Servizi Energetici) ha prodotto le regole necessarie per permettere un’agevole gestione dei diritti del proprietario della vettura elettrica che sfrutta questa tecnologia.
Vantaggio dal punto di vista economico
GSE ha precisato che cedere l’energia elettrica immagazzinata sulla propria vettura permetterà di vare un ovvio riscontro economico, al pari di come in pratica accade adesso sugli impianti domestici. È chiaro che il proprietario del veicolo elettrico avrà facoltà di aderire al servizio che permetterà di cedere l’energia della propria vettura sfruttando uno schema prodotto da GSE che individua tutti i diritti.
Tutte le informazioni utili saranno fornite dal provider che gestisce i servizi di mobilità o da quello che gestisce le colonnine di ricarica; queste, chiaramente, forniscono anche le informazioni relative alle condizioni economiche applicate.
Ogni utente potrà anche decidere diversi parametri, a cominciare dai limiti di utilizzo o dall’energia prelevabile che potrà anche essere indicata come numero dei cicli di carica e scarica. Inoltre si potrà ad esempio fissare il livello minimo di ricarica del veicolo in modo che l’erogazione dell’energia verso la rete possa interrompersi una volta raggiunto il limite stabilito. Al termine del ciclo si saprà quanta energia è stata indirizzata alla rete in termini di kWh. Importante poi è anche conoscere il dato sui cicli di carica e scarica della batteria visto che tutte le batterie al Litio basano la loro vita utile su questi specifici cicli.
Varie formule per il ritorno economico
GSE ha ammesso anche che gli utenti dovranno conoscere chiaramente a quanto ammonta la potenza massima dello scambio, sia verso la rete sia in fase di ricarica mentre per quanto riguarda il ritorno economico, la transazione dovrebbe prevedere formule differenti. Ci saranno sconti sulla ricarica, si potranno totalizzare punti da convertire in voucher o comunque dovrebbero essere resi disponibili altri metodi.
Sempre il Gestore dei Servizi Energetici ha aggiunto che tutte le informazioni per gli utenti devono essere indicate in modo chiaro e diretto. Ad esempio andrebbero indicati chiaramente tutti quei punti di ricarica dove sarà possibile effettuare l’attività di Vehicle to Grid. Inoltre si potrà fare lo stesso anche tramite le wallbox domestiche, a patto che queste siano connesse alla rete. In casa FCA la Nuova 500 Elettrica è già alla base di una serie di test su impianti di questo tipo. La strada da percorrere appare quindi parecchio interessante.