Incentivi auto elettriche stanziati e non usati: flop. Di tutti quelli messi sul piatto, rimangono ancora 80 milioni di bonus per le macchine a pila entro il 31 dicembre 2020: vedi screenshot su. Perché? Facile. Perché il Governo Conte M5S-Pd ha stanziato gli ecoincentivi con un criterio a nostro avviso sbagliato: troppi soldi alle elettriche; pochi ecobonus a vetture a benzina e diesel.
Incentivi auto elettriche stanziati e non usati: che pasticcio
Così, gli italiani chiedono auto a benzina e a gasolio. Gli ecoincentivi per macchine endotermiche svaniscono in pochi giorni: solo 100 milioni di euro a settembre. Invece, restano inutilizzati quelli per le elettriche. È un’assurdità italiana.
Dove sta la sorpresa? Da nessuna parte. Anzitutto, le elettriche sono costose, mentre quelle a benzina e diesel abbordabili, ultramoderne e con emissioni inquinanti bassissime. In secondo luogo, in Italia ci sono 2,4 punti di ricarica elettrica ogni 100 km. Un nonnulla. Dove fanno il pieno elettrico gli italiani? Scelgono giustamente le vetture a benzina e diesel, che possono essere rifornite ovunque in un attimo.
Ecobonus illogici per l’Italia
Prima, occorre che il Governo spinga davvero a favore dell’elettrico. Specie al Sud, che rischia di restare indietro sotto questo profilo rispetto al Nord Europa. Dopodiché si può pensare a ecobonus logici a favore dell’elettrico.
Ora, chissà che fine quegli 80 milioni di euro? Potevano essere tranquillamente usati per benzina e gasolio. A favore dell’ambiente, della sicurezza stradale, dell’abbassamento delle tariffe Rc auto. E a favore del Fisco: Iva in grande quantità.
Perché mai l’italiano medio, alle prese con mille problemi economici in epoca Covid, dovrebbe fare un atto di fede per l’elettrico? Ma dove sta scritto che occorre sacrificarsi in nome di un’ideologia totalmente staccata dalla realtà? Non siamo in California o in Norvegia.