Strepitosa vittoria di un automobilista contro un Comune: multa nulla per autovelox non tarato. Il Comune deve dimostrare che l’apparecchio sia in regola. Non basta che dica di averlo fatto tarare. Non è sufficiente sostenere che tutto sia ok, come vuole la legge: occorrono le prove. Lo dice il Giudice di Pace di Nola (Napoli): il magistrato onorario Michele Marchese. Con sentenza (perfetta, ineccepibile) 3542/2020, pubblicata il 30 novembre dalla prima sezione civile.
Multa nulla per autovelox non tarato: il documento
Quindi, occorre un documento. Deve provenire da un soggetto terzo qualificato ad hoc. Se il foglio attesta che la taratura è stata fatta da meno di un anno rispetto al controllo della velocità, allora la multa è lecita. Se il documento non c’è, il verbale va cancellato.
C’è poco da fare. Questa è addirittura la Corte costituzione che bacchetta i Comuni. Tutti gli autovelox, fissi e mobili, siano tarati almeno una volta l’anno. L’autovelox è omologato? E ci mancherebbe pure che non lo fosse. Ma non basta: taratura. Come le bilance: se non le tari, misurano male. Così gli autovelox, che se starati multano chi va piano e non multano chi va forte.
Sopra il Codice della Strada, che sbaglia
La Corte costituzionale (sentenza 113 depositata il 18 giugno 2015) va oltre un brutto Codice della Strada, scritto male, tutto a favore dei Comuni. Annulla l’articolo 45, comma 6, del Codice della Strada nella parte in cui non prevede che tutte le apparecchiature impiegate nell’accertamento delle violazioni dei limiti di velocità siano sottoposte a verifiche periodiche di funzionalità e di taratura.
E chissà che i giudici non debbano chiarire in futuro altre storture degli autovelox usati male. Degli abusi delle macchinette. In particolare, va di moda l’equazione fra omologazione e taratura. Prima o poi arriverà un giudice a stroncarla.