Lo stabilimento FCA di Pratola Serra è uno degli impianti italiani del gruppo più colpiti dall’emergenza Covid. Il sito di produzione deve fare anche i conti con il drastico calo delle richieste delle auto diesel che, da tempo, ha portato ad una netta riduzione delle attività produttive. In questo contesto, gli investimenti di FCA per Pratola Serra sono stati limitati.
Il 2020 si chiuderà in rosso per lo stabilimento con un totale di 186 mila motori diesel prodotti. Per il futuro prossimo, però, le previsioni sono positive. Il progetto che ha portato all’avvio della produzione di mascherine (la linea è attiva dallo scorso mese di agosto) continuerà ancora per diversi mesi, contribuendo a dare respiro allo stabilimento.
Secondo le informazioni in arrivo in queste ore da fonti sindacali, l’azienda ha confermato che la produzione di mascherine a Pratola Serra continuerà almeno sino a settembre 2021. La produzione dei dispositivi di protezione, necessari per combattere l’emergenza Covid, assorbe una parte significativa della forza lavoro dello stabilimento.
Circa 300 addetti del sito sono stati spostati dalle consuete mansioni di produzione di motori alla nuova linea di produzione di mascherine. Il progetto, oltre a sostenere la produzione nazionale di mascherine, sta contribuendo a ridurre il ricorso agli ammortizzatori sociali per lo stabilimento irpino. Ricordiamo che FCA produce mascherine anche a Mirafiori.
Per il momento, però, solo la linea di Pratola Serra è stata confermata, come detto sino a settembre 2021 (salvo ulteriori proroghe in base all’andamento della pandemia). A Mirafiori, invece, le attività potrebbero interrompersi per spostare tutta la forza lavoro sulla produzione di auto anche in considerazione del successo della 500 Elettrica e dell’avvio della produzione della nuova Maserati GranTurismo.
Non solo mascherine per Pratola Serra
Il progetto di produrre mascherine è solo una parte delle attività future di FCA a Pratola Serra. Per il 2021, infatti, lo stabilimento irpino prevede un notevole incremento dei livelli produttivi rispetto al 2020 (ricordiamo che quest’anno c’è stato uno stop produttivo da marzo a giugno per via del lockdown).
Il target aziendale per il sito di Pratola Serra vede la produzione complessiva di 320 mila motori diesel nel corso del 2021. Circa il 30% complessivo della produzione di motori diesel di Pratola Serra saranno legati al Fiat Ducato. Il veicolo commerciale, che sta registrando risultati produttivi da record, darà un contributo sostanziale alle attività produttive nel sito irpino.
Ricordiamo che il “Piano Italia” di FCA per Pratola Serra prevede, oltre all’avvio della produzione dei motori diesel del Ducato, soltanto l’aggiornamento degli attuali diesel. Con un investimento di circa 50 milioni di euro, infatti, FCA ha avviato le procedure per l’aggiornamento dei suoi motori a gasolio che sono stati adeguati alle ultime normative europee in tema di emissioni senza poter contare su ulteriori novità.
Per il futuro si attende Stellantis
E’ chiaro, quindi, che il futuro di Pratola Serra, dopo il 2021, sarà legato alle scelte della dirigenza di Stellantis. Il nuovo gruppo che nascerà dalla fusione tra FCA e PSA dovrà decidere le strategie per lo stabilimento irpino. Ricordiamo che la fusione non dovrebbe comportare chiusure di stabilimenti in Europa. Per il sito irpino, quindi, dovrebbero arrivare nuovi investimenti in grado di garantire un futuro sicuro ai lavoratori del sito e a tutto l’indotto.
La scelta di non puntare sull’ibrido (le motorizzazioni ibride di FCA saranno prodotte a Termoli) ha escluso Pratola Serra dal Piano Italia (al netto dei pochi investimenti annunciati). Per ora, quindi, sarà necessario attendere i piani di Stellantis per capire quale potrà essere il futuro del sito irpino nel corso dei prossimi anni.
Per il momento, i lavoratori dello stabilimento continueranno a produrre motori diesel, con volumi nettamente migliori nel 2021 rispetto al 2020, e mascherine. Maggiori dettagli sul futuro arriveranno, quindi, nel corso dei prossimi mesi. Continuate a seguirci per saperne di più.