La Ferrari 312T ha riportato la Scuderia Ferrari ai vertici della Formula 1 in un momento in cui la competizione era agguerrita e le vetture partecipanti estremamente pericolose. Basti pensare che Niki Lauda ha rischiato di morire nel 1986 ma lo ha anche aiutato a vincere due campionati piloti.
Judy Shakespeare ha vinto un titolo nel ‘79, dando alla Ferrari quattro titoli costruttori durante i suoi cinque anni di corse. Tutto ebbe inizio nella stagione F1 del 1974 quando la Ferrari perse il titolo costruttori contro la McLaren e Clay Regazzoni fu sconfitto da Emerson Fittipaldi nell’ultima gara disputata a The Glen, negli Stati Uniti.
Ferrari 312T: la mitica monoposto che permise alla scuderia di Maranello di conquistare diverse vittorie
In quel periodo, Enzo Ferrari nominò come suo assistente il giovane avvocato Luca di Montezemolo, manager della Scuderia. La sua prima mossa è stata quella di rinominare Mauro Forghieri come ingegnere capo e poi ha convinto Enzo Ferrari a mantenere Niki Lauda come uno dei piloti.
Sotto la costante supervisione di Forghieri, il team ha iniziato a sviluppare una nuova monoposto visto che la vecchia aveva bisogno di una revisione completa per risolvere i continui problemi legati alla maneggevolezza. Il risultato è stato la Ferrari 312T. Si tratta di un’auto completamente nuova che disponeva di un telaio monoscocca in alluminio montato su uno spaceframe tubolare in acciaio.
Gli ingegneri del cavallino rampante hanno ridisegnato anche il sistema di sospensioni in modo da restringere la parte anteriore del telaio per renderlo più efficiente a livello aerodinamico. Sotto la scocca era presente un motore aspirato da 3 litri capace di sviluppare una potenza di 510 CV che sarebbe diventato uno dei propulsori F1 più affidabili creati.
La monoposto di Maranello utilizzava un cambio manuale a 5 marce che era montato in posizione trasversale, raggiungendo una distribuzione dei pesi quasi perfetta. Questa disposizione andava a migliorare molto la maneggevolezza, uno dei problemi principali della vettura precedente.
Il debutto della monoposto avvenne in occasione del Gran Premio del Sud Africa del 1974
La 312T fu completata nell’autunno del ‘74 e presentata a Modena in vista della nuova stagione. La vettura prese parte alla terza gara disputata in Sud Africa dopo che Ferrari ha scelto di utilizzare la vecchia monoposto in Argentina e Brasile. La prima vittoria è arrivata in Marocco, ossia la quinta gara della stagione, con Lauda al volante che riuscì a battere i brasiliani Fittipaldi e Pace.
La Ferrari vinse cinque delle nove gare rimanenti, battendo la sua concorrenza e conquistando sia il campionato costruttori che quello piloti, grazie anche alle capacità di Lauda. La stagione successiva portò alcune modifiche ai regolamenti della Formula 1, con le nuove direttive che entrarono in vigore nel maggio di quell’anno.
Fortunatamente, Ferrari riuscì ad utilizzare ancora la vettura dell’anno precedente nelle prime tre gare, vinte da Lauda e dal suo compagno di squadra Regazzoni. Per rispettare le modifiche alle regole, la Scuderia Ferrari presentò la 312T2 che partecipò al Gran Premio di Spagna.
La monoposto non disponeva più di un airbox posizionato dietro l’abitacolo in quanto era stato bandito dal nuovo regolamento. Gli ingegneri del cavallino rampante lo sostituirono con delle prese d’aria a forma di NACA, incorporate in entrambi i lati del corpo, alimentando l’aria verso ciascuna bancata dei cilindri del glorioso 12 cilindri. A parte questo, sono state applicate altre modifiche.
Il gravissimo incidente di Niki Lauda sul circuito del Nurburgring
Durante la 10ª gara della stagione, che si svolse sul famoso circuito tedesco del Nurburgring, al secondo giro, subito dopo il tornante a sinistra prima della curva a destra di Bergwerk, la Ferrari 312T2 di Niki Lauda scoppiò in fiamme in seguito a uno scivolamento sull’asfalto.
Il pilota austriaco è stato tirato fuori dalla monoposto in fiamme dai suoi compagni di squadra, riportando gravi ustioni. Subito dopo, Lauda è stato portato d’urgenza l’ospedale dove ha combattuto per rimanere in vita nei giorni successivi. Sebbene abbia subito gravi ustioni alla testa e inalato gas tossici che gli hanno danneggiato i polmoni, il famosissimo pilota ha saltato solo due gare, partecipando a quella di Monza solo sei settimane dopo l’incidente con delle bende che coprivano le ustioni.
Lauda terminò la gara in quarta posizione mentre Regazzoni conquistò il secondo posto dietro a Ronnie Peterson di March-Ford. La stagione fu parecchio combattuta con Hunt e Lauda pronti a lottare per il campionato nell’ultima gara della stagione: il Gran Premio del Giappone.
Il pilota della Ferrari si sarebbe ritirato dopo soli due giri a causa delle terribili condizioni meteorologiche che hanno risvegliato i ricordi del suo terribile incidente. Per fortuna, Hunt riuscì a vincere il titolo, con la Scuderia Ferrari che si portò a casa il suo secondo titolo costruttori.
La 312T2B disponeva per la prima volta dei loghi Fiat
Per la stagione 1977, la Ferrari 312T2 fu aggiornata alle specifiche B. La monoposto presentava alcune modifiche a livello estetico come ad esempio l’aggiunta per la prima volta dei loghi Fiat. Lauda non era contento del modo in cui la vettura si era comportata nelle rime due gare della stagione, quindi gli ingegneri hanno deciso di apportare diverse modifiche come ad esempio il nuovo alettone posteriore e le sospensioni riviste.
La monoposto ha vinto la gara disputata in Sud Africa ma ha lottato per tutta la stagione a causa dei continui problemi con i nuovi pneumatici Goodyear. Nonostante ciò, la 312T2B è stata sviluppata in maniera costante e ha aiutato Lauda ad ottenere un secondo titolo piloti dopo aver vinto solo tre delle 17 gare disputate.
La Scuderia Ferrari vince anche il suo terzo campionato costruttori in quella stagione ma perse Lauda dopo il Gran Premio gli Stati Uniti. Quest’ultimo lasciò la scuderia per le crescenti tensioni con il suo compagno di squadra e con il resto del team. La stagione 1978 vide la Ferrari presentare un’altra versione della sua monoposto di grande successo con il nome di Ferrari 312T3.
Questa disponeva di un telaio completamente nuovo, di una struttura monoscocca e un sistema di sospensioni ridisegnato. Il propulsore è stato messo a punto per sviluppare circa 515 CV di potenza mentre la carrozzeria fu rinnovata con un design più piatto per migliorare il flusso d’aria verso l’alettone posteriore.
Nella stagione 1981, la 312T fu sostituita dalla 126CK
L’auto è stata guidata da Carlos Reutemann e Gilles Villeneuve. Sebbene abbia mantenuto la sua affidabilità, la monoposto non riuscì ad essere all’altezza della Lotus 79 guidata da Mario Andretti. Quest’ultima ha dominato la stagione, portandosi a casa sia il titolo piloti che quello costruttori e ponendo fine ai tre anni di dominio della Ferrari.
Per la stagione 1979, Forghieri progettò la 312T4 che debuttò con una vittoria al Gran Premio del Sud Africa con alla guida Villeneuve. La monoposto del cavallino rampante riuscì a sconfiggere la Lotus, dando alla Ferrari il quarto titolo costruttori in cinque anni mentre il suo nuovo pilota Jody Scheckter riuscì a vincere il trofeo piloti.
La quinta e ultima versione della 312T fu pesantemente modificata per mantenere il passo con i team Cosworth DFV, che stavano compiendo progressi significativi in termini aerodinamici. Il motore boxer 312 non stava aiutando gli ingegneri a migliorare l’aerodinamica della monoposto, diventando sempre meno competitiva con l’avanzamento della stagione.
La Scuderia Ferrari non è riuscita a vincere una sola gara in quella stagione, arrivando 10ª nel campionato costruttori. Alla fine, la Ferrari 312T fu sostituita dalla 126CK completamente nuova nella stagione 1981.