Molte volte le difficoltà ti fortificano e ti rendono una persona migliore. È un po’ questo il sunto della stagione 2020 di Charles Leclerc che lo stesso monegasco ha definito la sua stagione migliore. Lo ha detto durante un’intervista esclusiva rilasciata a Sky in cui ha parlato tanto della sua seconda stagione in Ferrari, la terza in Formula 1.
La stagione 2020 della Scuderia di Maranello è stata una delle più sofferte di sempre, di certo la peggiore degli ultimi quarant’anni, ma spesso Charles Leclerc ci ha messo del suo per limitare i danni. Non sono comunque mancati gli errori che hanno caratterizzato alcuni eventi e alcune parti di gara. I due podi ottenuti quest’anno sono indicativi di un talento che non manca, tuttavia c’è ancora bisogno di qualche piccola dose di esperienza in più per dire definitivamente addio agli errori commessi.
Migliorarsi sempre
Da un 2020 complicatissimo il monegasco ha estratto quindi ciò che si poteva estrarre, quanto basta per migliorare una condizione che nessuno si sarebbe mai aspettato ad inizio anno. La volontà rimane comunque quella di migliorarsi sempre introducendo una crescita che deve risultare costante e concreta.
Charles, durante il suo intervento su Sky, ha voluto subito rimarcare il piacere di correre su alcuni tracciati iconici e nuovi per lui e per gran parte della Formula 1 dei nostri giorni: “siamo stati al Mugello, poi a Portimao e quindi ad Imola, queste tre sono state le mie piste preferite quest’anno. Pur in una stagione difficile, abbiamo avuto veramente un bel calendario, impressionante quello che sono riusciti a fare data la situazione mondiale”, ha ammesso Leclerc.
Che il 2020 sia stato un anno complicatissimo in pista è quindi cosa nota, ma Charles ha voluto rimarcare che le difficoltà patite lungo tutta una stagione gli hanno comunque permesso di imparare tantissime cose. “È stato un anno molto difficile, sotto tanti punti di vista, ma per quanto ci riguarda è stato molto difficile per la macchina. Non ci aspettavamo ad inizio anno di dover fare così tanta fatica. Ad inizio stagione dovevamo solo accettare questa situazione, una situazione in cui analizzare e lavorare, per poi provare a migliorare, lo abbiamo fatto e di questo sono soddisfatto. Per cui non sarebbe giusto voler dimenticare totalmente questa stagione, perché è nei momenti difficili che si cresce di più. L’ho avvertito io come pilota e penso che ci aiuterà come squadra. Abbiamo trovato delle cose che ci renderanno migliori in futuro. In cosa sono cresciuto? Credo la pazienza, prima non lo ero molto, ma in un anno così ci vuole ed ho capito che essere pazienti porta a dei risultati”, ha quindi aggiunto.
Sebastian e Carlos
Il 2020 è stata anche l’ultima stagione di Sebastian Vettel in Ferrari. Il tedesco è stato un ottimo compagno di squadra per Leclerc; i due, nonostante qualche ovvia scaramuccia in gara, hanno condiviso un rapporto di stima reciproca e grande amicizia. Di certo l’enorme bagaglio di esperienza posto in essere da Sebastian è risultato molto utile per Charles Leclerc che da un compagno di squadra così ha potuto imparare moltissimo: “il modo con cui Seb lavora è assolutamente incredibile, ha una voglia incredibile di migliorare sempre, di tornare più forte, ho letto ogni tanto nei media che lui non è più motivato ma non è assolutamente vero. Io sono stato accanto a lui, lo vedo e posso dire che è sempre motivatissimo. Lavora sempre sui dettagli e quella è una cosa che terrò a mente per il resto della carriera. Anche nei giorni in cui era fortissimo non lavorava meno rispetto ai giorni più difficili, questa è una sua forza, è incredibile”, ha aggiunto Leclerc.
Il 2021 Leclerc siederà di fianco a Carlos Sainz che sostituirà proprio il tedesco. Con Sainz il rapporto dovrà ancora consolidarsi, ma durante il primo appuntamento assieme per la classica conferenza di Natale i due hanno mostrato comunque un normale affiatamento. Leclerc ha quindi ammesso che “dal punto di vista sportivo con Carlos ho meno legami, perché quando ho corso per la prima volta contro di lui eravamo già in F1. Prima lui era sempre due categorie sopra di me, perché è un po’ più vecchio di me. Umanamente l’ho conosciuto in Formula 1, è sempre stata una persona disponibile, anche nei giri sul camion durante la parata dei piloti abbiamo sempre trovato del tempo per parlarci. È una persona che mi piace, come pilota è molto molto forte ed ha talento, poi non so come sia lavorare con lui, non ci è mai successo prima ma non vedo l’ora, dai nuovi compagni di squadra si impara sempre”.
I rapporti con Verstappen e Hamilton
È chiaro che lì davanti fanno un altro mestiere. Sia Lewis Hamilton che Max Verstappen hanno dato prova del loro talento anche nel 2020 realizzando una stagione altamente competitiva, lontana dalle possibilità di una Ferrari disastrosa. Il monegasco ha parlato anche di Lewis Hamilton e Max Verstappen.
Interessante il punto di vista sull’olandese della Red Bull: “da piccoli non ci potevamo vedere, ma con il tempo ora siamo più maturi, parliamo e ci sono stati grandi progressi. È una buona persona ma alla fine, quando mettiamo il casco, torna la competizione che c’era già al tempo dei kart. Con anche Alex e gli altri siamo una generazione cresciuta insieme, tutti vogliamo dimostrare di essere quelli cresciuti meglio”, ha detto.
Differente il punto di vista su Lewis Hamilton: “forse è vero che abbiamo dei punti in comune, anche fuori dalle piste, ma non mi paragonerei assolutamente a Lewis. Io sono io, non voglio paragonarmi a nessuno. Voglio crescere come Charles Leclerc, nella miglior versione di me stesso, ma è vero che abbiamo interessi simili fuori dalla Formula 1. Non si tratta solo di avere la macchina migliore, si è confrontato con delle leggende come ad esempio Fernando Alonso ed ha dato la prova di quanto valga. Lewis fa parte del dominio Mercedes, non dobbiamo dimenticarlo. È ciò che mi piacerebbe fare con la Ferrari”.