Le indiscrezioni sul 2021 dell’Alfa Romeo Racing conducono innanzitutto su una variazione significativa per quanto riguarda la sezione anteriore della nuova monoposto. Quella che sarà una evoluzione dell’attuale C39, a causa della stasi regolamentare che permette di introdurre solamente poche e già determinate modifiche, presenterà il muso stretto. Dovrebbe quindi essere definitivamente abbandonata la strada del muso largo, mai abbandonato ad esempio da Ferrari, Williams, AlphaTauri e Haas oltre che dalla stessa Alfa Romeo Racing.
Ad Hinwil pare ci sia la volontà di destinare su quest’area i gettoni per lo sviluppo destinato alla stagione 2021. Si vuole quindi ricercare una migliorata efficienza aerodinamica puntando su un’area di fondamentale importanza in tal senso. Si vuole quindi migliorare anche dal punto di vista aerodinamico, visto che per quanto riguarda il comparto power unit la nuova unità del Cavallino Rampante pare abbia fornito riscontri molto più interessanti rispetto a quelli visti sulla monoposto 2020.
Si vuole realizzare un concreto salto prestazionale
L’ennesimo ottavo posto nella classifica costruttori è un dato che piace poco a Frederic Vasseur, specialmente quello relativo al 2020 anno in cui il team italo elvetico ha portato a casa un numero di punti complessivamente scadente. Si punta quindi molto all’aspetto aerodinamico, in accordo con l’ampia esperienza in questo settore che Sauber ha a disposizione visto che dispone anche di una delle gallerie del vento più efficienti del Circus.
L’Alfa Romeo Racing si vuole quindi distaccare dall’ottava posizione nel Mondiale Costruttori, per fare finalmente il salto di qualità in una stagione di transizione come sarà quella 2021. Ma il settimo posto occupato quest’anno dall’AlphaTauri non è un obiettivo di facile raggiungimento per il team guidato da Frederic Vasseur, ma ci si può provare. A squilibrare il bilanciamento aerodinamico ci penserà l’introduzione di un taglio sul fondo e della mancanza di slot sul marciapiede, inoltre le paratie verticali dell’estrattore saranno rialzate di 50 millimetri con una ulteriore riduzione degli elementi aerodinamici attorno alle brake duct delle ruote posteriori.
La quantificazione delle perdite per quello che riguarda il valore del carico aerodinamico dovrebbe risultare nell’ordine del 10%. La perdita di carico al posteriore potrebbe quindi condurre a qualche studio più interessante sull’asse anteriore in modo da migliorare quantomeno i valori del coefficiente di penetrazione. L’idea che pare stia seguendo l’Alfa Romeo Racing dovrebbe derivare dal muso stretto visto da sempre sulla Mercedes. In ogni caso il nuovo muso dovrà sopravanzare l’esame del crash test FIA per ottenere la necessaria omologazione. Se tutto andrà per il meglio, Giovinazzi e Raikkonen potrebbero giocarsela con più efficacia il prossimo anno.