Proposta di legge per ridurre gli incidenti dei monopattini elettrici. Perché? Partiamo da un dato Asaps (Amici Polstrada): in Italia, 123 sinistri gravi nel 2020 che hanno coinvolto le tavolette a rotelle. Senza considerare i numerosissimi incidenti non verbalizzati. Più un morto, e 11 feriti in prognosi riservata, 47 feriti con prognosi superiore ai 40 giorni. Il fatto è che, per volontà del Governo Conte M5S-Pd sono stati equiparati alle bici: mossa che s’è rivelata un azzardo.
Proposta di legge per ridurre gli incidenti dei monopattini elettrici: 3 punti principali
La proposta di legge C 2675 alla Camera, che ClubAlfa vi svela, si basa su 3 punti principali, oltre a numerosi altri articoli.
1) Limite massimo di velocità a 20 chilometri orari per le tavolette. I monopattini possano circolare solo sulle strade urbane con un limite di velocità di 30 km e, dunque, sulle strade con una circolazione veicolare ridotta, oltre che sulle piste ciclabili.
2) I monopattini possano essere condotti solo da maggiorenni, stabilendo l’obbligo dell’uso del casco e del giubbotto catarifrangente.
3) Si introduce, inoltre, il divieto di circolazione dopo il tramonto e durante tutto il periodo dell’oscurità.
Divieto di sosta: assurdità monopattini
Ci sarebbe anche un quarto punto. Oggi, c’è già il divieto di sosta dei monopattini sui marciapiedi. Il progetto legge prevede una norma ancora più chiara ed esplicita.
Questo francamente non ci trova d’accordo. La regola c’è. Basta dare le multe pesanti (magari 100 euro) appena si nota un monopattinaro che non rispetta i disabili, e il problema si risolve.
In quanto alla speranza che i monopattini elettrici potessero essere un aiuto in pandemia contro il Covid, il flop è totale: c’è giustamente così tanta paura dei mezzi pubblici che si sta pensando a un rinvio del ritorno in classe dei ragazzi delle superiori.