I Consumatori lanciano l’allarme siti Rc auto fake. Denunciati 241 portali fasulli solo nel 2020. L’Ivass (Istituto di vigilanza sulle assicurazioni) ha comunicato, rispondendo a una richiesta dell’Unione Nazionale Consumatori, il dato definitivo dei siti irregolari scoperti l’anno scorso. Sono siti che vendono polizze Rca temporanee di una settimana che costano 50 euro. Così, chi le compra non spende 1.000 o 2.000 euro di Rca vere: sono vittime che cascano nella trappola.
I Consumatori lanciano l’allarme siti Rc auto fake: sempre di più
Un dato preoccupante, anche per il rialzo esponenziale registrato:
- 50 siti nel 2017,
- 103 nel 2018,
- 168 nel 2019 (+63% sull’anno precedente),
- 241 nel 2020 (+43,5%).
Ma qual è il guaio? All’Ivass non è ancora stato dato un potere autonomo di oscurare e chiudere i siti irregolari senza dover ricorrere alla magistratura. Così, la procedura è lunghissima. Oltretutto, quei siti vengono spenti e poi rinascono dal nulla, cambiando nome e link.
Quale soluzione contro le Rca false
Per l’UNC, un vuoto che il legislatore dovrebbe subito colmare. Per i Consumatori, c’è un’altra grande ingiustizia: sanzioni pesanti per l’automobilista che in perfetta buona fede circola senza la copertura assicurativa. Essendo vittima di una truffa e avendo sottoscritto una polizza falsa. Andrebbe fatta una distinzione rispetto a chi opera con dolo e non si è assicurato: 868 euro.
Nel 2019, per la violazione dell’articolo 193 del Codice della strada, sono state comminate dalle Forze dell’ordine 177.029 multe. Di cui 66.801 da Carabinieri, 55.747 dalla Polizia e 54.481 dai Vigili dei Comuni capoluogo.
Per evitare problemi, controllare i pagamenti dei premi effettuati a favore di carte di credito ricaricabili o prepagate sono irregolari, così come i pagamenti effettuati a favore di persone o società, non iscritte negli elenchi sopra indicati.