L’importanza dei simboli è un elemento imprescindibile, sempre. Lo è in questo momento storico particolare per FCA, probabilmente per la Fiat di un tempo. A Mirafiori intorno alle otto di stamattina la bandiera di FCA già non c’era più visto che con l’effettiva conferma della fusione tra FCA e PSA si è fatto immediatamente spazio per quella contenente il nuovo logo di Stellantis che ha cominciato ad apparire un po’ ovunque nello storico edificio di Corso Agnelli 200.
È un passaggio epocale, sicuramente carico di aspettative e ricco di qualche punto di domanda necessario e lecito. La data dell’effettivo cambiamento era già nota da tempo, ma oggi con l’approdo presso la Borsa di Milano Stellantis ha formalizzato tutto quello che rimaneva da concludere.
Il titolo cresce sin da subito
A suonare la campanella che apre alle quotazioni sul Mercato Principale della Borsa Italiana c’era John Elkann che si è fatto ritrarre con un sorriso ad ampia apertura. Elkann ha ammesso subito: “questo storico primo giorno di negoziazione delle azioni Stellantis su Borsa Italiana segna l’inizio di un’era di straordinarie opportunità per il nostro gruppo. Sono tempi impegnativi e allo stesso tempo entusiasmanti nel nostro settore, con cambiamenti rapidi, più che in qualsiasi altro momento dalla sua fondazione, oltre un secolo fa. Stellantis inizia il suo percorso con la leadership, le risorse, la diversità e il know-how con cui costruire qualcosa di veramente unico e grande, fornendo ai nostri clienti veicoli e soluzioni di mobilità eccezionali e creando valore per tutti i nostri stakeholder“.
Allo stesso tempo Carlos Tavares, neo amministratore delegato del Gruppo, ha avviato le contrattazioni anche presso la Borsa di Parigi. Domani sarà la volta di New York. “Oggi è un grande giorno, il giorno in cui Stellantis è nata, Sono molto orgoglioso di dirvi che tutti i nostri dipendenti e il management team sono totalmente focalizzati nella creazione di valore che è contenuta nella fusione tra Fca e Psa e nella creazione di Stellantis. Come sapete questa fusione rappresenta 25 miliardi di euro di creazione di valore che sono la conseguenza dell’accumulazione delle sinergie che abbiamo elencato e vorrei dirvi che potete credere al nostro management nella nostra capacita di esecuzione”, ha ammesso Tavares.
Nel frattempo le azioni di Stellantis sono aumentate fino al 7,5% già nel primo giorno di negoziazione. Le azioni di Stellantis quotate a Milano hanno cominciato con un valore di approdo pari a 12,758 euro e dopo qualche ora sono aumentate del 7,5% fino al valore di 13,51 euro. Le azioni quotate a Parigi sono state scambiate intorno allo stesso livello. Il confronto con la chiusura di FCA venerdì scorso è d’obbligo: in quel caso il costo per azione era pari a 12,57 euro. Si attende quindi il debutto a New York già domani.
Fiat Chrysler e PSA valevano complessivamente 39,4 miliardi di euro alla chiusura delle contrattazioni della scorsa settimana. L’amministratore delegato di Borsa Italiana, Raffaele Jerusalmi, ha ammesso che “con emozione e orgoglio diamo oggi il benvenuto in Borsa Italiana al nuovo gruppo Stellantis. L’unione tra FCA e PSA rappresenta un altro passo importante nel percorso secolare disegnato dalla famiglia Agnelli in grado di rispondere alle sfide globali del settore automobilistico. Borsa Italiana ha avuto il privilegio di celebrare altre tappe significative di FCA, e prima ancora di Fiat: dallo spin-off di Fiat Industrial, alla creazione di FCA, fino al più recentemente spin-off di Ferrari. Siamo felici di vedere il gruppo continuare a crescere, da azienda italiana a global player internazionale”.
Occhi puntati su Carlos Tavares
A guidare il nuovo super gruppo dell’automobile sarà effettivamente Carlos Tavares, colui che dovrà fronteggiare l’insorgenza di 15 marchi, 400mila dipendenti e l’introduzione su mercati finora poco esplorati in accordo con un’elettrificazione delle vetture che va sempre più avanti. Il nuovo CEO di Stellantis terrà la sua prima conferenza stampa subito dopo aver avviato le contrattazioni con la classica campanella assieme a John Elkann, domani a New York.
La fusione appena concretizzata finirà per mettere al centro dell’attenzione proprio Tavares. Durante la sua lunga carriera nel mondo dell’auto, Carlos Tavares è stato il protagonista indiscusso di abili risalite e interessanti restaurazioni di marchi che sarebbero stati probabilmente destinati al fallimento.
Sebbene finora siano state escluse chiusure di stabilimenti e revisioni del personale, affinché Tavares abbia successo con Stellantis dovrà probabilmente semplificare andando a parare proprio su questi aspetti o su una riduzione dei modelli a disposizione. Strategie peraltro già adottate in Opel e nel momento in cui ha assunto ruoli rilevanti in PSA. Ma il nuovo CEO di Stellantis è un uomo fortemente appassionato, innamorato dell’auto e ottimo leader. Sa quello che fa e non è detto che seguirà nuovamente questa strada, piuttosto si attende un rilancio di quei marchi che per vari motivi non producono grosse aspettative magari puntando sull’elettrico e sull’elettrificazione. Come capo di Stellantis, si ritroverà a rispondere ad azionisti che sono sulla scena del capitalismo europeo da parecchi decenni ovvero gli Agnelli e i Peugeot. Non ci resta che attendere.