Mettendo da parte il fatto di essere o non essere un fan della casa automobilistica modenese, non ci sono dubbi che la Ferrari F8 Tributo è una delle supercar V8 più belle e performanti presenti in questo momento sul mercato.
I designer del Centro Stile Ferrari, sotto la direzione di Flavio Manzoni, sono riusciti a creare una vettura dall’aspetto sorprendente, il tutto abbinato a un incredibile propulsore a otto cilindri, nascosto sotto il cofano in Lexan, che rappresenta un’opera d’arte automobilistica.
Ferrari F8 Tributo: il V8 utilizzato è uno dei motori più potenti al mondo
L’attuale generazione V8 della F8 Tributo dimostra che il cavallino rampante non ha perso un colpo negli ultimi tre decenni quando si tratta di sviluppare questo tipo di powertrain. Giunta sul mercato come successore della 488 GTB, la nuova supercar porta con sé un design migliorato che la fa sembrare più aggressiva e raffinata, pur mantenendo alcuni spunti stilistici dei modelli del passato. In questo articolo ci concentreremo maggiormente sul cuore della vettura: il glorioso F154 CG disposto centralmente.
Abbiamo di fronte uno dei più potenti V8 mai montati su una Ferrari stradale, capace di produrre 720 CV di potenza e 770 nm di coppia massima. Il propulsore da 3.9 litri è una versione leggermente modificata di quello utilizzato nella 488 Pista. Il motore è costruito su un blocco di alluminio con angolo di 90° tra le bancate dei cilindri e inoltre vanta un sistema di lubrificazione a carter secco.
L’F154 CG dispone poi di 32 valvole che vengono azionate tramite bilancieri a rulli da due alberi a camme in testa per bancata mentre la catena di distribuzione si trova sul lato del volano. Come tutti gli altri V8 appartenenti alla famiglia F154, anche questo propulsore utilizza un sistema di iniezione diretta di benzina e una fasatura delle valvole a variazione continua, sia sul lato di aspirazione che di scarico.
L’albero motore piatto è costituito da bielle in titanio derivate dalla F1
Rispetto ai motori precedenti, però, questo dispone di specifici plenum di aspirazione e collettori con fluidodinamica ottimizzata che contribuiscono a migliorare l’efficienza di combustione, riducendo allo stesso tempo la temperatura dell’aria nel cilindro. Accanto all’albero motore piatto troviamo delle bielle in titanio derivate dalla Formula 1 che a loro volta sono collegate a pistoni rinforzati.
Dal mondo del Motorsport, gli ingegneri di Maranello hanno preso in prestito anche i collettori in inconel saldati roboticamente che fanno parte di un layout di scarico completamente modificato, costituito da tubi di diametro maggiore e di uguale lunghezza rispetto ai precedenti V8 di Ferrari. Il sistema di induzione utilizza una coppia di turbocompressori paralleli raffreddati ad acqua e realizzati dalla giapponese IHI. Questi dispongono di innovativi sensori di giri presi dalla 488 Challenge.
Secondo quanto affermato dalla casa automobilistica italiana, i due turbocompressori garantiscono un’efficienza superiore e cancellano completamente ogni traccia di turbolag. Per quanto riguarda il raffreddamento, troviamo due intercooler aria-aria.
Accanto al V8 biturbo da 3.9 litri è presente un cambio a doppia frizione a 7 marce con rapporti di trasmissione migliorati rispetto all’unità utilizzata nella 488 Pista. Secondo quanto affermato dal cavallino rampante, la Ferrari F8 Tributo impiega 2,9 secondi per scattare da 0 a 100 km/h e 7,6 secondi da 0 a 200 km/h mentre la velocità massima è di 340 km/h. In Italia, la supercar V8 è disponibile a un prezzo di partenza di 233.930 euro.