Ridendo e scherzando è già passato oltre un mese dal momento delle dimissioni di Louis Camilleri dalla carica di amministratore delegato della Ferrari. Una decisione peraltro arrivata come un fulmine a ciel sereno in un momento in cui la divisione prodotto stava andando alla grande, forte di un assetto ben definito dovuto proprio all’ottimo lavoro in tal senso dello stesso Camilleri, mentre la Scuderia in Formula 1 arrancava come non mai.
Dopo oltre un mese non si sa più nulla e dopo le indiscrezioni iniziali che avevano accompagnato le dimissioni di Louis si sente solo un assordante silenzio attorno alla vicenda. In Ferrari non c’è attualmente un sostituto, non si fanno più nomi e l’unica certezza è quella legata al fatto che la carica ex Camilleri viene rivestita (ad interim) da John Elkann. Interessante in questo senso è il punto di domanda lanciato da Carlo Vanzini su Sky Sport: “e se Elkann decidesse di conservare questa posizione?”.
John Elkann pare sempre più preso dallo spirito ferrarista
D’altronde le ipotesi circolate dal 10 dicembre, data dell’addio di Louis Camilleri al Cavallino Rampante, fino a pochi giorni fa sono state le più variegate. Si è molte volte parlato dell’importanza di questo ruolo per la necessaria continuità in casa Ferrari. Si è quindi parlato spesso della necessità di Ferrari di avere a disposizione una figura importante dalle spiccate doti manageriali, sebbene i tifosi più accaniti e voci provenienti da più parti fissavano come caratteristica numero uno nell’identikit del successore di Camilleri quella legata all’avere un amore incondizionato per le corse.
Legando la possibile figura di successore a quella identificata dalle caratteristiche principali esposte sopra, si era parlato anche di Andrea Agnelli che ha rappresentato l’ultimo nome venuto fuori in termini strettamente cronologici. L’attuale presidente della Juventus sarebbe infatti pronto a lasciare l’incarico attuale per migrare in Ferrari, forte di una forte parentela che lo lega a John Elkann sebbene i rapporti tra i due non siano mai apparsi così profondamente idilliaci. Per questi motivi non ci sarebbe nulla di effettivamente confermato quando si parla di Andrea Agnelli che oggi appare comunque lontano da possibilità di intervento in Ferrari. Le vicissitudini attuali potrebbero invece lasciare aperte le porte della Ferrari allo stesso John Elkann che in questo modo potrebbe variare la definizione ad interim con la quale oggi “è ospite” nella carica di amministratore delegato per svolgere queste mansioni praticamente a tempo pieno: “Da quel che emerge sembrerebbe che John Elkann, presidente e attuale amministratore delegato a interim di Ferrari, abbia concentrato molta più attenzione su Maranello, soprattutto dopo la nascita di Stellantis”, ha proseguito Carlo Vanzini nella sua analisi. “Da quel che sappiamo ha voluto incontrare tanti uomini del team e non solo i vertici, per prendere più contatto e forse possesso di una realtà che adesso come non mai, nell’era recente, ha sicuramente bisogno di una sua maggiore presenza sul campo”, ha proseguito.
John Elkann potrebbe quindi seriamente tenere in considerazione la possibilità di rivestire personalmente anche la carica di amministratore delegato della Ferrari. Con molta probabilità sarà questo l’assetto societario che vedremo almeno fino all’avvio della nuova stagione di Formula 1. Le cose potrebbero mutare man mano che la condizione imposta da Stellantis fornirà basi più certe, quelle che potrebbero convincere Elkann a prendere una decisione effettiva per il futuro di Maranello.