Antonio Giovinazzi attende la nuova Alfa Romeo Racing C41 che sarà presentata a Varsavia il prossimo 22 febbraio, la prima fra le monoposto di Formula 1 ad essere presentata quest’anno. Ma il riconfermato giovane pilota di Martina Franca è tornato a parlare dei rapporti che lo legano alla Scuderia di Maranello. Si può infatti dire che spesso e volentieri proprio i rapporti che storicamente hanno legato i piloti italiani alla squadra italiana per eccellenza non sono mai risultati idilliaci o semplici da mettere in pratica.
Per ricordare infatti un ultimo pilota italiano al volante di una monoposto Rossa realizzata a Maranello bisogna fissare il ricordo alla stagione 2009 quando a causa dell’infortunio di Felipe Massa dopo il terribile incidente in Ungheria a prendere il suo posto sulla decadente F60 fu prima Luca Badoer e poi Giancarlo Fisichella. Purtroppo entrambi per varie motivazioni non riuscirono mai a cogliere risultati di rilievo: zero punti per entrambi in quell’occasione.
Terza stagione e un po’ di rammarico
Oggi Antonio Giovinazzi si ritrova a correre la sua terza stagione completa in Formula 1 dove è anche l’unico pilota italiano del lotto. Antonio è da molti anni supportato proprio dalla Ferrari Driver Academy e possiede rapporti molti stretti col Cavallino Rampante, tanto che spesso si parla proprio di lui come prossimo pilota Ferrari.
Tuttavia una possibile evenienza propizia si era verificata lo scorso anno quando in Ferrari veniva deciso che Sebastian Vettel non avrebbe più fatto parte della Scuderia di Maranello. Ma ben presto si era capito che la scelta di Mattia Binotto non avrebbe virato verso Antonio Giovinazzi, ma piuttosto su Carlos Sainz. Per Antonio Giovinazzi quella intrapresa da Binotto non è stata una bocciatura (almeno a sentire le dichiarazioni del team principal della Scuderia), ma un monito a fare meglio in termini prestazioni. Un discorso comunque avallato anche da Giovinazzi, anche se il rammarico appare comunque evidente.
Antonio della questione ne ha parlato all’interno di un’intervista apparsa su Autosprint: “ovviamente non ho preso così bene la decisione della Ferrari, mi sembra ovvio. Sono ancora alle dipendenze della Ferrari e pensavo che ci sarebbe stata la possibilità di correre per la Scuderia. Però forse non era il momento giusto per me. Scegliere Sainz non significa che non potrò avere quel posto in futuro. Un posto alla Ferrari sarà sempre il mio sogno, ma non mi è mai stato regalato nulla nella mia carriera. Ho sempre dovuto lottare duramente per guadagnarmi i sedili”, ha detto.