L’ex numero uno della Peugeot Jean-Philippe Imparato guiderà l’Alfa Romeo dal 27 gennaio. Questo dirigente di PSA da trent’anni – di lontana discendenza italiana – presenterà il prossimo settembre un piano di rilancio del mitico marchio che da diversi anni non vive un buon momento. Ma cosa può motivare un direttore del marchio Peugeot (1,12 milioni di veicoli lo scorso anno) a rinunciare al suo incarico per assumere la guida di un marchio in crisi che ha venduto meno di 60.000 auto lo scorso anno?
” La Passione”, insiste Jean-Philippe Imparato. “Mio padre ha guidato un’Alfa Giulietta (1954-1964), e, quando sono nato, Giulia (1962-1977), poi in Alfetta (1973), una GTV V6 coupé (1976)” spiega questo francese del Sud di 54 anni, che ha trascorso trent’anni alla PSA. “Non sto cercando di fare carriera. Altrimenti mi sarei occupato di qualcos’altro”, ammette con ironia e senza nascondere la difficoltà della sua scommessa. Ma “è una sfida personale rilanciare un marchio del genere”.
Alfa Romeo oggi tra i 14 marchi di Stellantis è uno di quelli che ha maggiormente bisogno di rilancio insieme a Lancia. Vedremo dunque se Imparato riuscirà dove tanti altri hanno fallito. Nel corso del prossimo mese di settembre scopriremo quali saranno le novità che la casa automobilistica del Biscione porterà sul mercato nei prossimi anni. Probabile l’arrivo di numerosi nuovi modelli tra cui una nuova Alfa Romeo Giulietta sfruttando le piattaforme e le tecnologie del gruppo PSA.
Al momento Imparato non vuole dire molto su come rilancerà Alfa Romeo ma è probabile che possa usare la stessa ricetta già utilizzata con grande successo nei suoi 4 anni da numero uno di Peugeot con il marchio francese che non solo ha visto aumentare le sue immatricolazioni ma anche migliorare la sua immagine.
Quello che però ad Imparato preme assai è rispettare il passato e la tradizione della casa automobilistica del Biscione. Questo significa che nel rilancio di Alfa Romeo non ci sarà spazio solo per SUV ma anche per auto che possano in una qualche maniera essere considerate eredi delle mitiche vetture dello storico marchio milanese che hanno fatto la storia dell’automobilismo nei decenni passati.
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