Se l’ipotesi di un possibile utilizzo delle power unit Renault per Sauber appare definitivamente naufragata, visto che il rinnovo con Ferrari dal 2022 al 2025 dovrebbe essere ufficializzato a breve, qualche dubbio ancora circola in merito alla permanenza di Alfa Romeo in Formula 1 proprio in accordo con lo storico team svizzero.
L’estensione del contratto tra Ferrari e Sauber coincide con un set di interessanti possibilità a cominciare dal fatto di aver garantita l’intera sezione posteriore che comprende anche cambio e attacchi del sistema sospensivo. Interessante poi il fatto che dal 2022, quando i regolamenti incoraggeranno la condivisione fra le parti, Ferrari potrà beneficiare delle ottime strutture di proprietà di Sauber. A cominciare da una valida galleria del vento, da sempre fiore all’occhiello di Sauber.
E l’Alfa Romeo?
Ad oggi Alfa Romeo ha rinnovato il contratto di partnership con Sauber soltanto fino al termine del 2021, senza annunciare ulteriori sviluppi oltre quella data. La decisione dovrebbe però arrivare comunque nel più breve tempo possibile. Sebbene Ferrari e Alfa Romeo non abbiano punti in comune visto che da molti anni il costruttore di Maranello non fa più parte di Fiat Auto e nemmeno poi di FCA, l’unico elemento di unione oggi tra Ferrari-Alfa Romeo-Stellantis è John Elkann.
L’autorevole RaceFans ha effettuato un’ipotesi: Stellantis potrebbe decidere di acquisire Sauber per avviare un progetto serio in Formula 1 disponendo di un marchio come Alfa Romeo (o Maserati) dall’ovvio blasone in termini di motorsport? Una provocazione sicuramente interessante che nella gestione Tavares del nuovo super gruppo potrebbe disporre di volontà affascinanti.
Sempre RaceFans però vede in Jean-Philippe Imparato un ostacolo ad una mossa simile perché “la sua carriera suggerisce che è ambivalente nei confronti delle corse, avendo in precedenza dirottato i budget sportivi verso progetti di auto stradali”. Esistono poi dichiarazioni dello stesso Imparato, il quale nel 2019 aveva ammesso che “il motorsport è morto, a meno che non sia elettrificato”.
Il ruolo di Stellantis
Bisogna pure dire che ad oggi Alfa Romeo dovrebbe puntare invece su una gestione più efficiente in merito ad un listino deficitario di modelli e prospettive. Imparato poi, pare sia stato contrario fino all’ultimo per il prossimo impegno nel WEC di Peugeot: quindi sotto la sua gestione, il Biscione potrebbe abbandonare la Formula 1. Bisogna poi aggiungere che oggi in Stellantis non è previsto un vero e proprio reparto corse. Interessante però risulta l’ulteriore analisi apparsa sempre su RaceFans: “Tavares la scorsa settimana ha nominato un certo numero di ex colleghi della Renault nelle posizioni senior di Stellantis, tra cui Thierry Koskas, per breve tempo presidente di Renault Sport e quindi ex capo dell’amministratore delegato del team Renault F1 Cyril Abiteboul all’epoca chief marketing officer. In effetti, Abiteboul ha lavorato con Tavares per un decennio fino alla partenza di quest’ultimo dalla Renault, ed è stato escluso dalla Renault due settimane fa. Non ci vuole molta immaginazione per unire i puntini: Exor sovrintende a Stellantis e Ferrari, che ha una partnership tecnica a lungo termine con Sauber, l’accordo con Alfa Romeo scade alla fine di quest’anno, un manager di Formula 1 ben collegato è disponibile, Stellantis ha bisogno di un grande successo a livello globale, e si dice che Sauber sia in vendita ora che il suo valore è stato aumentato dalla necessità dei possibili nuovi ingressi nel Circus che dovranno pagare alla Formula 1 circa 200 milioni di dollari”, si legge.
La Formula 1 potrebbe fornire a Stellantis un motivo in più per affermare il marchio a livello globale. Magari qualcosa di più concreto potrebbe accadere all’inizio della nuova stagione di Formula 1.