Dopo 3 anni il bollo auto si prescrive: non si paga. La Commissione tributaria regionale del Lazio dà ragione all’automobilista, con sentenza 625/2021. Tutto nasce da una cartella arriva a casa dell’automobilista nel 2015 per un bollo del 2011. Fra la data di scadenza della tassa di proprietà della Regione e la data di arrivo della cartella sono passati più di 3 anni: bollo scaduto per la prescrizione.
Dopo 3 anni il bollo auto si prescrive: di che si tratta
Ma che cos’è la prescrizione? Si tratta dell’estinzione di un diritto nel caso che il titolare non lo eserciti per il termine determinato dalla legge. Per 3 anni, la Regione ha diritto a ottenere il bollo auto. Passati 3 anni, addio al bollo.
Attenzione: nei 3 anni, l’automobilista non deve aver ricevuto nessun atto formale con avviso di ricevimento. Se invece riceve un atto formale, allora i 3 anni si interrompono: il conteggio riparte da quando c’è la più recente comunicazione.
Come fare ricorso contro la richiesta del bollo
Nel ricorso alla Commissione tributaria, si deve citare l’articolo 5 del decreto legge 953/1982, modificato dall’articolo 3 del decreto legge 2/1986. Convertito nella legge 60/1886.
Dice così, più o meno: l’azione dell’amministrazione finanziaria per il recupero delle tasse dovute dal 1° gennaio 1983 per effetto dell’iscrizione di veicoli o autoscafi nei pubblici registri e delle relative penalità si prescrive. Quando? Con il decorso del terzo anno successivo a quello in cui doveva essere effettuato il pagamento. Nello stesso termine si prescrive il diritto del contribuente al rimborso delle tasse indebitamente corrisposte.
Lo ha detto anche la sentenza 3658/2007 Corte di Cassazione. E comunque, ora si citi pure la Commissione tributaria regionale del Lazio, sentenza 625/2021.