Il primo allarme risale a qualche giorno fa, adesso il secondo: revisioni con proroga di 10 mesi in arrivo dall’Unione europea? Parliamo di revisioni periodiche obbligatorie per legge: ogni 4 anni dalla prima immatricolazione, poi ogni 2 anni. A denunciare tutto è Diego Brambilla, del blog revisioniautoblog.com, un ispettore addetto alla revisione ministeriale, massimo esperto del settore, fra i padri di FederIspettori.
Revisioni con proroga di 10 mesi in arrivo dall’Unione europea? Cosa succede
Le revisioni fra il 1° settembre 2020 e il 30 giugno 2021 si considerano prorogate di 10 mesi dalla scadenza. Morale: guidi senza revisione e sei in regola. Questa la bozza di un regolamento Ue. Se approvato, diverrà realtà. Tutto al vaglio della Commissione europea: una proposta di integrazione al Regolamento 698/2020. Una proroga via l’altra, senza soluzione di continuità. Comunque, gli Stati membri possono rigettare il Regolamento Ue.
L’allarme di Brambilla è duplice.
- Anzitutto, per la sicurezza stradale. Un esercito di mine vaganti senza a verifica periodica obbligatoria. Bisognerà anche decidersi: questa procedura serve o no alla sicurezza stradale? Lo dice sempre l’Ue: dimezzare i morti con veicoli sicuri. Ma poi, al di là dei programmi teorici, arriva la realtà. A tutto questo si somma la proroga per le patenti e i Fogli rosa. Un automobilista europeo rimpinzato di proroghe.
- Secondo, per i centri di revisione e per gli ispettori. Se dopo il periodo peggiore della pandemia si cerca di rilanciare ogni settore a livello europeo, servono regole semplici: sì alla revisione, lavoro per officine e ispettori.
Revisione in Italia: che caos
Così, le scadenze non avranno valore. E non ci sarà neppure il tanto strombazzato aumento della revisione: manca il decreto attuativo affinché la norma sia effettiva. Peccato: se c’è un pinto che dev’essere chiaro e lineare per chiunque a livello di sicurezza stradale, questo riguarda la revisione.