Noleggio auto lungo termine già del 14% a gennaio 2021. In linea con l’andamento generale del comparto automotive. Lo dice Salvatore Saladino, Country Manager Dataforce Italia. Infatti, le società di noleggio lungo hanno immatricolato 19.828 vetture, da girare poi ad aziende e partite Iva.
Noleggio auto lungo termine: doppio binario
La caduta è stata peggiore per gli operatori Captive, ossia quelli controllati dalle Case: -21% per un totale di 7.958 vetture. Il risultato dei player Top (i generalisti di emanazione bancaria) è stato di un calo più contenuto: -8%, per un totale di 11.437 nuove targhe.
Quali previsioni ora? Per il 2021, 253.000 immatricolazioni nel nolo lungo, con una crescita rispetto al 2020 del 19%. C’è poco da festeggiare. Siamo lontani dai livelli pre-Covid del 2019, rispetto ai quali il long rent rimarrà ancora indietro dell’11%.
Noleggio auto breve termine: male
Crollo invece del noleggio breve, per affari e turismo: pochi giorni con l’auto in affitto. A gennaio le nuove immatricolazioni sono state pochissime, con un rosso dell’81%. Per 3.187 targature.
Saladino segnala il fenomeno del “rent to rent”: alcuni noleggiatori del breve termine inflottano vetture immatricolate da noleggiatori di lungo termine. Consente maggiore flessibilità nella gestione della flotta dei rent-a-car. Utile, ma con un ma: l’utilizzo di questo sistema “inquina” i dati reali di tutto il noleggio. Fa apparire i numeri del long rent più alti di quanto siano in realtà e, viceversa, più bassi quelli dello short term.
Da evidenziare anche il noleggio dei concessionari: nella maggioranza dei casi, si tratta di km zero mascherati dall’uso noleggio, non di veicoli destinati effettivamente al nolo breve.
D’altronde, artifizi per sopravvivere in una giungla di normative per nulla di aiuto al noleggio, che era e resta una colonna del mercato auto.