Capita spesso che la targa del proprio veicolo si deteriori, si scolorisca o diventi poco leggibile. E capita pure che la targa venga smarrita, vuoi perché si stacca durante la normale circolazione stradale o perché ci viene rubata.
Come si può fare in tutti questi casi per rifare la targa del nostro veicolo è una domanda che molti automobilisti si pongono. Infatti circolare senza la targa o circolare con targa poco leggibile può essere pericoloso dal punto di vista sanzionatorio. Il Codice della Strada prevede sanzioni per le situazioni prima descritte. Ecco perché è necessario provvedere a rifare la targa, ben consci che va seguita una particolare procedura.
Prima di tutto va prodotta denuncia alle Forze dell’Ordine
Furto e smarrimento della targa non sono situazioni rare al giorno d’oggi così come non è raro il deterioramento di una o di entrambe le targhe del nostro veicolo. Quando si manifestano queste due tipologie di situazione, l’intestatario della carta di circolazione dovrà per prima cosa presentare una denuncia a Carabinieri, Polizia e così via. Solo per il deterioramento la denuncia non è necessaria, mentre per furto, smarrimento o distruzione questo è il primo passaggio obbligatorio da effettuare.
Con la denuncia si parte con la procedura che altro non è che una vera e propria nuova immatricolazione del nostro veicolo. Infatti dopo aver sporto denuncia occorre presentarsi con la stessa, presso la locale Motorizzazione Civile per provvedere a re-immatricolare il veicolo.
Sulle targhe occorre ricordare che non è possibile sostituire quelle originali, con targhe fai da te o con targhe diverse da quelle che vengono distribuite dagli uffici competenti della Motorizzazione.
La procedura per le nuove targhe
La procedura attraverso la quale ottenere le nuove targhe prevede la presentazione di diversi documenti e il pagamento di alcune tasse e di alcuni diritti. Ed è obbligatorio seguire alla lettera tale procedura, perché senza la targa ufficialmente rilasciata dagli uffici competenti, non è ammessa la circolazione, a prescindere dalle motivazioni per cui la vecchia targa va sostituita.
Autoveicoli e motoveicoli per poter liberamente circolare infatti, devono essere provvisti di targa personale, dove il personale sta per ogni veicolo. La targa infatti è unica per ogni veicolo a cui essa effettivamente viene abbinata.
Naturalmente c’è anche la possibilità di adottare la targa personalizzata, cioè quella particolare targa che un proprietario di uno o più veicoli decide di ordinare con numeri, lettere e segni che non sono stati abbinati ad altri veicoli, ma è una cosa diversa rispetto alla normale targa che di ufficio viene assegnata ad un veicolo dopo la sua immatricolazione. La targa personale viene rilasciata dall’Istituto poligrafico dello Stato dopo che gli uffici della Motorizzazione hanno rilasciato il via libera.
La targa è l’elemento distintivo del veicolo, ed è alla base della sicurezza nella circolazione stradale, tanto è vero che oltre a dover obbligatoriamente essere illuminata per poterla vedere di sera, deve essere munita di elementi rifrangenti.
In caso di furto, smarrimento o distruzione della targa, occorre denunciare l’evento agli organi di polizia entro 48 ore dall’evento o quanto meno da quanto ci si è resi conto di aver subito questo danno.
Una volta prodotta la denuncia di furto o smarrimento della targa, occorre aspettare i canonici 15 giorni per un eventuale suo ritrovamento. Solo dopo si passa alla seconda parte della procedura che è quella della Direzione generale della motorizzazione civile e trasporti.
Che targa viene data in sostituzione di quella precedente?
In pratica, occorre immatricolare da capo il veicolo, perché anche se si parla di richiesta di nuova targa, ne verrà concessa una nuova con un numero diverso dalla precedente. Infatti sempre in ragione della sicurezza stradale, per rendere impossibile il fatto che ci possano essere due veicoli in circolazione con lo stesso numero di targa (ed in caso di furto è assai probabile che il ladro lo abbia commesso per mettere la targa su un altro veicolo per gli usi delinquenziali che è facile immaginare),
Ricapitolando, nuova immatricolazione del veicolo e nuovo numero di targa. Durante i quindici giorni di attesa post denuncia, si può circolare con il veicolo a condizione che al posto della targa il proprietario metta un cartello con su impressi gli stessi numeri della targa perduta, un cartello che deve essere per dimensione, anche delle lettere, quanto più simile possibile alla targa smarrita e messa nella stessa posizione.
Le multe per chi circola senza la targa, senza il cartello prima citato o con targa che gli organi accertatori ritengano non a norma, vanno da 41 a 335 Euro.
Documenti e costi della nuova targa
Detto che la procedura di nuova immatricolazione è la medesima che viene prescritta per la prima immatricolazione, è necessario produrre dei documenti.
Bisogna presentare il CDP (Certificato di proprietà), il libretto di circolazione, le targhe deteriorate, la targa rimasta, l’eventuale denuncia di furto e smarrimento, la copia del proprio codice fiscale e quella di un documento di riconoscimento in corso di validità.
I moduli da utilizzare sono i classici moduli di immatricolazione resi disponibili dalla Motorizzazione Civile, cioè il modulo di domanda per le operazioni relative a veicoli a motore o rimorchi (Modello TT2119) e il modulo di prima iscrizione al Pra o di rinnovo iscrizione al Pra (Modello NP-2D).
Dal punto di vista della spesa da sostenere invece, occorre farei i conti con 27 euro da versare come emolumenti per il Pubblico Registro Automobilistico, 32 euro come imposta di bollo per il Pra, 10,70 euro come diritti della Motorizzazione, 33,70 euro come imposta di bollo, 42,30 come costo della targa se per auto o 23,33 per le moto.