Nuovo sistema Fit2you Broker per pagare la Rc auto online. Si accede alla combinazione più efficace ed efficiente di prodotti assicurativi, garantisce la società. Parliamo di un intermediario: fra i suoi partner, Axa, Aviva, UCA, Tua Assicurazioni, Sogessur (Société Générale). Offre da oggi ai propri clienti per la stipula o il rinnovo di contratti assicurativi, l’opportunità di perfezionare le polizze tramite firma digitale e di procedere al pagamento della stessa per mezzo di carta di credito. Tramite smartphone, tablet, computer.
Pagare la Rc auto online: da casa
La società, attiva nell’insurtech, si rivolge in particolare automobilisti e concessionari auto. Si può finalizzare un contratto da casa, senza doverlo stampare, che verrà poi automaticamente inviato all’intermediario. Sarà infatti possibile ricevere via email le condizioni di polizza e, al momento della sottoscrizione tramite codice OTP inviato via sms, confermare l’unicità dell’utente.
Ricordiamo che, in caso di controllo delle Forze dell’ordine, l’automobilista ha due possibilità: uno, mostrare la stampa del contratto Rca; due, mostrare il documento digitale tramite smartphone. Comunque, Polizia e Carabinieri consultano un database aggiornato dalle compagnie per verificare che la Rca ci sia.
Una buona assicurazione comunica immediatamente il contratto Rca al database. Così da non creare nessun guaio al guidatore.
I vantaggi della Rca digitale
Stando al broker, la digitalizzazione del contratto determina una netta riduzione del rischio imprenditoriale legata lla mancata apposizione della firma da parte del cliente. E qualsiasi possibile errore di archiviazione della documentazione cartacea.
Per il cliente, poiché dal momento dell’apposizione della firma in OTP, si ha documentazione sempre completa, archiviabile per circa dieci anni e con firma digitale immodificabile.
Ma occhio alle truffe Rca su Internet
Va anche detto che Internet si trasforma in una trappola per i meno esperti. Attenzione ai siti falsi che vendono Rca temporanee fasulle di 50 euro per una settimana. La soluzione è verificare l’esistenza del broker sul sito dell’Ivass, authority del settore.