Nella Formula 1 che cambia, tra budget cap e giorni di test sempre più ridotti, l’Alfa Romeo Racing non può fare a meno di adattarsi. Il limite del budget cap imposto a 145 milioni di dollari è stato già introdotto a partire dall’attuale stagione di Formula 1 introducendo una limitazione di 5 milioni di dollari il prossimo anno e ulteriori 5 milioni anche nel 2023. Per quanto riguarda invece l’assenza di test, si fa fronte a questa ovvia mancanza sfruttando l’efficienza sempre più concreta dei simulatori.
È quindi fondamentale per ogni team provare a ragionare in questi termini, bilanciando lo sviluppo in termini di costi soprattutto in riferimento alla questione del budget cap in relazione al cambiamento regolamentare del prossimo anno e introducendo significative introduzioni in termini di simulazione più accurata possibile. Prerogative poste in essere anche dall’Alfa Romeo Racing.
Simulatore quasi completo a Hinwil
Sfruttare i dati derivanti da un ottimo simulatore è un parametro fondamentale nella corretta gestione dello sviluppo. Lo hanno capito in Alfa Romeo dopo il disastro della stagione 2020 condizionata da una power unit Ferrari tremendamente depotenziata e da scelte tecniche e strategiche molte volte opinabili.
Si punta quindi all’introduzione di un simulatore di ultima generazione ad Hinwil, sebbene il lavoro che ruota attorno a questo elemento in Svizzera sia stato un po’ rallentato dalle contingenze scaturite dalla pandemia da Coronavirus. Ad ammettere qualche piccolo ritardo è stato lo stesso Jan Monchaux che è il direttore tecnico del team italo elvetico: “purtroppo questo progetto è stato accantonato a causa della crisi legata al COVID-19, dalla lunga chiusura dell’impianto e da alcuni problemi interni che abbiamo avuto si può dire che abbiamo certamente perso tre o quattro mesi a livello di sviluppo del simulatore. Ora stiamo lavorando duramente per velocizzarlo”. I ritardi patiti in questa fase non hanno quindi permesso di sfruttare il simulatore nello sviluppo della nuova C41 destinata alla stagione 2021 del Circus: “la vettura del 2021 non ha davvero beneficiato del simulatore, questo è sicuro. Dobbiamo stare attenti perché se sfruttiamo troppo presto uno strumento non ben calibrato e poco affidabile, rischiamo di prendere decisioni costose con un anno di anticipo sulla nuova vettura. Invece, abbiamo intenzione di prenderle gradualmente. Fare molta correlazione prima e dopo i Gran Premi, soprattutto con i piloti. Vogliamo costruire quella fiducia di cui abbiamo bisogno e, passo dopo passo, iniziare a utilizzare lo strumento per prendere delle decisioni. Spero che la vettura del 2022 possa beneficiare maggiormente di questo nuovo strumento” ha aggiunto Monchaux.
Il budget cap non permette lo sviluppo diversificato
L’insorgenza delle limitazioni al budget effettivamente applicabile, costringe inoltre l’Alfa Romeo Racing a non poter praticare uno sviluppo in contemporanea che metta sullo stesso piano la monoposto del 2021 e quella che sarà adoperata nel 2022 e che beneficerà del grosso cambiamento regolamentare.
Bisognerà quindi decidere come ragionare in tal senso e programmare sviluppi mirati che non vadano ad intaccare una stagione in partenza e nemmeno lo sviluppo in relazione ad un cambiamento che per la Formula 1 sarà decisamente epocale. A fornire dettagli sul modus operandi messo in pratica in Alfa Romeo sono ancora le parole di Jan Monchauz: “cosa possiamo aspettarci per la stagione? Probabilmente una corsa di aggiornamenti meno intensa rispetto agli altri anni. Penso che molte squadre stiano pensando un po’ a smorzare la quantità di sforzi e il numero di aggiornamenti che porteranno durante la stagione per concentrarsi sulla vettura del 2022. Dato che ora siamo soggetti a una limitazione dovuta al budget cap, abbiamo proprio quel tanto che possiamo considerare. Se hai il 100% e spendi l’80% per il 2021, avrai solo il 20% per il 2022, cosa che nessuna squadra farà. Penso che ci sarà un cambiamento in relazione allo sforzo applicato sulla monoposto per il 2021 rispetto a quella destinata al 2022, dove la maggior parte del team certamente abbandonerà lo sforzo prima del solito”.
L’Alfa Romeo ha combattuto la situazione, come molte squadre, con aggiornamenti costanti fino alla fine della stagione scorsa. Monchaux ha insistito sul fatto che la squadra deve concentrarsi sul prossimo anno con la possibilità di avanzare in griglia sfruttando proprio i nuovi regolamenti.
“L’anno scorso abbiamo portato aggiornamenti fino a Istanbul o Portimao, quindi fino alla fine della stagione”, ha rivelato Monchaux. “Sarei molto sorpreso se agiremo in questo modo durante questa stagione semplicemente perché quello che daremo alla macchina di quest’anno è tutto perso per il prossimo anno. La macchina del prossimo anno è un traguardo importante per noi come squadra perché sarà un’opportunità anche per colmare il divario con il resto del gruppo”.