Elettriche e ibride plug-in Italia a marzo 2021: immatricolato e circolante secondo i dati Motu-E. Le BEV (Battery Electric Vehicle) e le PHEV (Plug-in Hybrid Electric Vehicle) sempre più protagoniste nel nostro Paese. Grazie anche agli ecoincentivi e al fatto che si risparmia rispetto alle auto endotermiche.
Elettriche e ibride plug-in Italia: quante sono
- Anzitutto, abbiamo un progressivo vendite nel 2021 di 14.551. Fatto da 5942 elettriche e 8609 plug-in.
- Rispetto al 2020 (il confronto è con gennaio e febbraio dell’anno scorso), si schizza in alto del 107%.
- Il parco circolante in Italia, quindi ben diverso dalle immatricolazioni, lievita a quota 113.787.
Colonnine in Italia: dati pessimi
Gli italiani si dimostrano maturi e intelligenti sotto il profilo della mobilità, chiedendo un numero davvero altissimo di elettriche e plug-in. Basti dire che le colonnine sono pochissime: solo 9709 stazioni. Con 19.324 punti di ricarica.
Per una nazione che vuole fare la transizione verso il verde, siamo conciati davvero male. Non ci si stupisca se i bonus per auto a benzina e diesel vanno a ruba: come comprare un’auto elettrica in zone dove non ci sono colonnine? Leggi qui il guaio burocrazia.
Da un punto di vista della distribuzione regionale, vediamo l’andamento delle vendite BEV+PHEV, dice Motus-E. La maggior parte delle quali sono state nel Nord-Est (35%, comunque in crescita rispetto al mese precedente), mentre il 29% si è concentrato nel Centro (quota in crescita di un punto rispetto al mese precedente) e quota sostanzialmente stabile nel Nord-Ovest (27%) anche perché non si sono manifestati gli effetti degli incentivi lombardi. Quote sostanzialmente invariate nel Sud e Isole sempre ferme al 9%.
Situazione diversa nel resto d’Europa. In particolare, la Germania continua a mantenere il primato delle vendite, 36.938 unità: con una crescita differenziale del 129% e con 16.323 BEV vendute. Ci sono davanti e dobbiamo prenderli come modello.