Sparano multe di 100 euro (spese di spedizione incluse) e sono temutissime dagli automobilisti: sono le telecamere di controllo nelle Ztl, le Zone a traffico limitato. Strumenti preziosi per la sicurezza stradale e la lotta allo smog. Adesso, arriva un’altra omologazione del ministero delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili. Riguarda il TEAS IPView LPR GT, prodotto dalla società Technology Associates. Cosa fa?
Trattasi di un dispositivo per la rilevazione degli accessi di veicoli alle Zone a traffico limitato, ai centri storici. Ma anche alle aree pedonali, alle piazzole di carico e scarico di merci, alla circolazione sulle corsie e sulle strade riservate.
Vediamo cosa fotografano le telecamere di controllo nelle Ztl. I dispositivi sono in grado di rilevare il transito di veicoli, acquisire le immagini. E riconoscere automaticamente le targhe posteriori dei veicoli. Nonché gestire le procedure previste per il trattamento dei dati. Obiettivo: il sanzionamento automatico. In base alle caratteristiche tecniche, alle classi prestazionali e ai limiti funzionali dei veicoli. Quindi: l’auto elettrica transita e non paga. Il vecchio diesel che passa viene multato.
Una o più unità di rilevamento periferiche del dispositivo, attraverso una rete dati distribuita, comunicano con l’unità centrale di elaborazione. Il cui modulo di gestione svolge le ulteriori funzioni necessarie ai fini dell’accertamento automatico.
Il TEAS IPView LPR GT ha un armadio contenente i sottosistemi di varco. Più una telecamera di contesto a colori quadri-ottica. E fino a 4 telecamere per la letturadelle targhe. Presente anche un sensore opzionale di rilevamento e classificazione veicolare, per la determinazione dei veicoli di lunghezza superiore a 7,5 metri.
Il dispositivo, in base ai risultati delle prove base ed estese effettuate in laboratorio, è in grado di riconoscere le targhe delle diverse tipologie di veicoli. In condizioni di traffico canalizzato e non canalizzato. Nelle situazioni ambientali diurne e notturne.