L’avvocato Franco Esposito, legale di un automobilista, vince una causa per mancata omologazione dell’autovelox: un magistrato annulla la multa. La spunta così il cittadino, che ritiene di non aver superato il limite di velocità. La sentenza è del Giudice di Pace di Lodi, numero 57/2021 (si ringrazia il consulente tecnico investigativo Giorgio Marcon per l’invio del provvedimento).
A perdere è la Città Metropolitana di Milano. Parliamo quindi di un ricorso di peso. Il punto è semplice: l’autovelox ha avuto l’approvazione, e tanto basta a numerosi Enti locali affinché lo strumento sia valido. E le multe lecite. In realtà, per parecchi giuristi, serve anche l’omologazione.
Per l’avvocato, approvazione e omologazione sono due requisiti diversi degli apparecchi per la rilevazione della velocità. E differenti sono le procedure per ottenerle.
Approvazione e omologazione dell’autovelox pari non sono
L’articolo 192 del Regolamento del Codice della Strada è estremamente chiaro nel distinguere i due requisiti dell’approvazione e dell’omologazione.
L’omologazione prevede la verifica della corrispondenza e della conformità dell’apparecchiatura alle prescrizioni del regolamento del codice della strada. Questa verifica di corrispondenza, invece, non è richiesta per l’approvazione. L’omologazione è molto più profonda dell’approvazione. Stando questa interpretazione delle normative, omologazione e approvazione non sono, nella maniera più assoluta, sinonimi. Né lessicalmente né tecnicamente.
Uno strumento omologato e tarato misura bene la velocità. Scova chi va troppo forte, perdona chi va piano. Come dev’essere.
L’articolo 142 del Codice della Strada prevede che la rilevazione della velocità venga effettuata con apparecchiature debitamente omologate. Per cui la mera approvazione non è sufficiente. Il verbale impugnato deve pertanto essere annullato per mancata omologazione dell’autovelox.
Fine della storia? Attenzione. Talvolta, i Comuni e gli Enti locali fanno appello e addirittura vanno in Cassazione quando si tratta di multa da autovelox. Una guerra legale estenuante per l’automobilista. Addirittura, nel 2015, è dovuta intervenire la Corte Costituzionale per farla finita: tutti gli autovelox, fissi e mobili, vanno tarati minimo una volta l’anno. C’erano Enti locali che non taravano gli autovelox…