In piena pandemia, le Motorizzazioni sono andate in tilt. Più ancora che in tempi normali, quando già per il troppo lavoro si stoppavano. Con ritardi per gli automobilisti. Adesso, è caos proroghe revisione e patente: pasticci della burocrazia italiana con un sovrapporsi di normative europee. Cosa accade?
Il Regolamento Ue 2021/267, pubblicato il 22 febbraio ed entrato in vigore il 6 marzo 2021 in Italia, prevede la seconda proroga delle scadenze che riguardano i trasporti. C’è lo spostamento di 10 mesi per i controlli o rinnovi (come patenti e revisioni) in calendario tra il primo settembre 2020 e il 30 giugno 2021. Vedi qui.
Entro il 6 marzo, gli Stati membri dovevano comunicare se a seguito della situazione pandemica volevano utilizzare le proroghe o farne a meno, così come previsto dal Regolamento (UE) 2021/267.
Tutto semplice? No. Il ministero dell’Interno emana la circolare numero 300/A/2132/21/115/28 datata 9 marzo 2021. Leggiamo l’allegato 2. Riporta l’elenco degli Stati che avevano deciso di non applicare alcune parti del Regolamento 2020/698, quello ormai superato dal più recente Regolamento 2021/267. Problema: non c’è nessun elenco rispetto alle eventuali disapplicazioni attuali. Risultato: disorientamento per Polizia e Carabinieri. Quali regole applicare?
La soluzione è fare riferimento invece alle deroghe pubblicate nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione: lo dice Raffaele Chianca, consulente ed esperto internazionale in materia. Già ispettore superiore della Polizia di Stato. In attesa di aggiornamenti, e soprattutto di chiare e univoche precisazioni e corrette indicazioni, meglio non tenere conto dell’allegato 2 della circolare del 9 marzo scorso.
Resta una nostra considerazione sul caos proroghe revisione e patente. Adesso, la sicurezza stradale è quanto mai in pericolo: guidatori che viaggiano con patente scaduta da chissà quanto tempo. Macchine che circolano senza la revisione periodica obbligatoria. Scaduta chissà quando. Mine vaganti in Italia.