Ragionare concretamente sulle performance effettive venute fuori dalla tre giorni di test pre stagionali del Bahrain rimane un’ipotesi, come al solito, azzardata. È difficile in questa fase ragionare su possibili paragoni che mettano sullo stesso piano il lavoro messo in pratica dai diversi team al Sakhir, anche a causa della differente interpretazione complessiva di queste giornate di prove comunque variegate.
Di certo per ciò che concerne la Ferrari, le impressioni migliori provengono dalla voce dei suoi piloti. Tra questi c’è sicuramente Charles Leclerc che non ha esitato ad esprimere pareri favorevoli in riferimento alla nuova power unit che equipaggia la nuova SF21, giudicata a più riprese assolutamente superiore a quella incriminata dello scorso anno.
Discutendo con L’Equipe, il monegasco ha ammesso: “dire come va la SF21 è difficile, perché in questi primi test non si spinge al massimo. Personalmente posso dire che ho avuto una sensazione positiva. Il comfort di guida e il bilanciamento dell’auto sono abbastanza buoni negli stint lunghi, ad esempio. Anche per quanto riguarda il motore non abbiamo spinto al limite, ma i dati sembrano essere in linea con ciò che ci aspettavamo. Questo è il mio terzo test invernale con la Ferrari, comincio a capire che non bisogna parlare troppo presto perché ogni volta siamo stati sorpresi dai risultati in gara. Vedremo solo al primo Gran Premio dove saremo. Di sicuro abbiamo imparato dal passato”. D’altronde con un passato disastroso come quello ragionato per tutta la stagione 2020, bisognerà tirare fuori una stagione che faccia dimenticare in fretta fantasmi simili.
Il rapporto con Sainz
La Scuderia quest’anno punterà su una coppia di piloti mai così giovane dal lontano 1968. Durante questi primi test è emerso comunque che Carlos Sainz, come era noto, non è uno che sta a guardare e che di certo potrebbe dare del filo da torcere al monegasco. Sainz è infatti apparso perfettamente in forma e a suo agio con la nuova SF21, nonostante alcune dichiarazioni della prima ora sulla poca disponibilità di test.
Il rapporto tra Leclerc e Sainz è al momento particolarmente armonioso e i due appaiono molto affiatati. Carlos Sainz può vantare inoltre un’esperienza superiore rispetto a quella oggi a disposizione da parte di Charles Leclerc. Qualche giorno fa Leclerc aveva ammesso: “andiamo molto d’accordo e lavoriamo bene insieme. È anche molto talentuoso, ed è interessante confrontare in questo momento i dati. Non vedo l’ora di essere in macchina insieme allo stesso tempo, in un weekend di gara”. Inoltre Charles ha voluto sottolineare quanto già espresso a suo tempo da Mattia Binotto, ovvero l’assenza di una prima guida almeno in questa fase iniziale della stagione: “ho più esperienza nel guidare la Ferrari rispetto a Carlos, ma non credo che ci sia un chiaro leader. Penso che Mattia sia stato esaustivo sotto questo punto di vista, e questo è un bene. Non c’è un chiaro numero uno o due tra di noi, semplicemente ci spingeremo a vicenda per dare il meglio di noi stessi in pista”.
Tuttavia rimane la possibilità che il madrileno possa risultare effettivamente davanti a Leclerc in più di qualche occasione quest’anno. Ad essere convinto di questa eventualità è Marc Gené che in Ferrari svolge il ruolo di collaudatore. Gené aveva infatti ammesso a SoyMotor che “Leclerc è favorito perché conosce molto meglio la squadra, ma posso garantirvi che non c’è un numero uno e un numero due, perché non ha alcun senso. Sappiamo all’interno del team che Leclerc ha un vantaggio all’inizio. Ma sono più che sicuro che Carlos sarà davanti a Leclerc in alcune occasioni. Mi aspetto questo maggiormente a partire dalla seconda metà della stagione”. Bisognerà attendere ancora qualche giorno per riconoscere i reali valori in campo.