Semplice il verdetto della Cassazione, sezione quarta penale, sentenza numero 9832 del 2021, depositata il 12 marzo scorso. Omicidio per asfalto scivoloso: automobilista colpevole se guida in pericolosamente. Risulta innocente solo se il fatto è imprevedibile e improvviso. Il conducente deve aver fatto tutto il possibile per evitare il sinistro: massima prudenza, velocità bassa adeguata al traffico e alla strada.
Infatti, per i giudici, il fondo bagnato impone maggiore prudenza al conducente: per comune esperienza, c’è una riduzione della presa sull’asfalto da parte delle ruote. Si allungano gli spazi di frenata. L’automobilista non può non sapere.
Così, l’uomo perde anche in terzo grado. In primo grado, subisce la condanna del Tribunale per omicidio colposo: per imperizia, imprudenza. La Corte di appello conferma la sentenza, appellata dall’imputato, per un sinistro mortale del 2015.
In auto, investe un pedone: cos’è successo
I fatti. Attraversando un piccolo centro abitato nell’entroterra marchigiano, in particolare immettendosi su di una strada provinciale che lambiva lo stesso, ha investito un pedone. Il quale, uscito da un locale ove aveva mangiato un panino, stava attraversando la strada per raggiungere la sua auto, parcheggiata sul lato opposto della carreggiata.
Il pedone è stato sbalzato sul cofano dell’auto, ha sbattuto il capo e la spalla destra contro il parabrezza, il montante dello stesso il tergicristallo e il supporto dello specchio retrovisore. Ed è rimbalzato a terra, perdendo la vita poco dopo a causa delle gravi conseguenze.
Il guidatore ha violato l’articolo 140, comma 1, del Codice della Strada, per non avere tenuto una condotta idonea a evitare pericolo e a salvaguardare la sicurezza stradale. Ha infranto l’articolo 141, comma 2, per non avere guidato l’auto in maniera tale da garantire il compimento di tutte le manovre in condizioni di sicurezza e, comunque, di arrestare il veicolo entro i limiti del suo campo di visibilità.
Il fondo bagnato avrebbe imposto ancora maggiore prudenza al conducente, che già doveva tenere conto di essere in fase di immissione su di una strada provinciale, in prossimità di un incrocio e di un locale aperto al pubblico.
Ovviamente, in caso di omicidio per asfalto scivoloso, se il guidatore avesse fatto il possibile per evitare l’investimento, sarebbe stato ritenuto innocente.