La Scuderia Ferrari avrebbe guadagnato 40 CV di potenza con il suo nuovo motore e il suo concetto dinamico per la monoposto Ferrari SF21, secondo quanto riportato nelle scorse ore. Ciò è in linea con il deficit che il team aveva nei confronti della Mercedes, in base a quanto dichiarato dal team principal Mattia Binotto a novembre dello scorso anno.
Questa notizia è stata confermata da un sito Web e tra l’altro sostiene che sono rimasti i problemi di affidabilità nell’erogare tutto il potenziale dal nuovo propulsore. Alla fine del primo giorno, Charles Leclerc ha avuto un guasto alla power unit, anche se principalmente in termini di chilometraggio, tutte tre le monoposto con motori Ferrari hanno completato la maggior parte dei giri.
Ferrari: la nuova SF21 propone 40 CV in più di potenza rispetto alla SF1000
Sia Kimi Raikkonen che Leclerc hanno inoltre affermato che il propulsore funziona meglio, seppur entrambi abbiano risposto timidamente alle varie domande. La Ferrari è riuscita ad ottenere il terzo miglior tempo dietro Max Verstappen della Red Bull e Yuki Tsunoda di AlphaTauri, il che potrebbe significare che, nonostante la potenza extra, la concorrenza è riuscita a spingere ancora di più.
Tuttavia, ci sono alcune buone notizie in quanto il confronto tra la SF90 del 2019 (che ha avuto delle ottime prestazioni in rettilineo) e la SF1000 e la SF21 ha rivelato che quest’ultima è più vicina alla monoposto del 2019 in termini di configurazione alare. Ciò significa che la scuderia di Maranello non sta tagliando l’ala per compensare la velocità in rettilineo che era del tutto assente nella monoposto dello scorso anno.
Durante un’intervista, Mattia Binotto ha dichiarato che l’obiettivo del team era quello di avere un propulsore in grado di eguagliare Honda e Renault. Pare che Ferrari sia riuscita a scavalcare Renault ma bisognerà spingere ancora più forte per raggiungere Honda e Mercedes.