Agli occhi della nuova Citroën GS, sotto gli scenografici cieli della Camargue, i giornalisti restarono davvero colpiti dal grande concentrato di novità introdotto dal modello che da un alto democratizzava le sospensioni idropneumatiche (introducendo la sua vettura media), quattro freni a disco sulle quattro ruote, un’abitabilità eccezionale per cinque persone, un grande vano bagagli e una carrozzeria aerodinamica ed estremamente luminosa grazie a grandi superfici vetrate.
Grazie a tutte queste caratteristiche, la GS fu nominata subito Auto dell’Anno 1971 a cui seguì un grande successo commerciale. Il portabagagli era sicuramente una delle caratteristiche più interessanti proposte da questa vettura in quanto era molto spazioso, disponeva di forme regolari ed era facilmente accessibile attraverso un’apertura posizionata nella parte inferiore.
Citroën GS Break: una delle vetture di maggior successo progettate dal marchio francese
In seguito al lancio della versione berlina, la casa automobilistica francese decise di lanciare sul mercato un modello ancora più flessibile: la Citroën GS Break. Parliamo di un veicolo in grado di offrire un ulteriore volume interno, pensato per soddisfare le esigenze di tutti gli utenti.
Già nel luglio del 1971 arrivò la famiglia delle GS Break, articolata in versioni a cinque porte (Break) e tre porte (Service). Quest’ultima rappresentava la versione commerciale, progettata per il trasporto delle merci ed era disponibile sia con fiancata interamente vetrata che in lamiera.
Il successo della Citroën GS Break fu immediato e travolgente. Lo stabilimento di Rennes, che produceva la nuova GS, fu presto messo in affanno per soddisfare la domanda generata dall’arrivo della variante delle Break.
Nel frattempo, il marchio di Stellantis stava sviluppando alcuni propulsori utilizzando l’architettura boxer a quattro cilindri con raffreddamento ad aria e il primo propulsore con cilindrata di 1015cc che si affiancava a quello da 1220cc. All’interno della GS Break erano presenti alcuni dettagli originali come la curvatura panoramica della vetratura del portellone posteriore.
L’intera famiglia della Citroën GS ebbe un profondo restyling nel 1979, diventando GSA. In questo caso, fu implementato un ampio portellone di carico posteriore che ne aumentava ancora la funzionalità. La Citroën GS Break fu un successo per la casa automobilistica francese in quanto produsse quasi 2 milioni e mezzo di esemplari fino al 1986.