La sanatoria delle cartelle esattoriali e i debiti fiscali e tributari è realtà. Infatti il provvedimento fa parte del decreto Sostegno, un atto emergenziale che il governo Draghi ha prodotto a sostegno di imprese, famiglie, lavoratori e contribuenti in questa grave fase di crisi.
Nella sanatoria anche il bollo auto, che resta una delle tasse più evase dagli italiani. Ma rispetto alle indiscrezioni che accompagnavano la nuova Pace Fiscale, si assottigliano gli anni di riferimento delle cartelle che di fatto godranno di un autentico condono. Una sanatoria meno larga e che comprenderà meno cartelle.
Bollo auto , quali rientrano nella sanatoria?
Per il pagamento del bollo auto gli ultimi provvedimento, anche precedenti al decreto Sostegno non hanno certo lesinato novità. Oltre alla sanatoria delle cartelle, dove naturalmente rientrano anche i bolli auto non pagati dai contribuenti, novità di livello sono anche alcuni provvedimenti su esenzioni e riduzioni del bollo auto 2021, nonché addirittura rimborsi per quello 2020. Provvedimenti a carattere locale che nascono dallo stesso principio del decreto Sostegno, cioè dare aiuto a chi ha subito la grave crisi economica di questi mesi di pandemia.
Tornando all’annullamento dei debiti con la nuova Pace Fiscale del decreto Sostegno, la cancellazione riguarda, come per tutte le cartelle esattoriali, anche i bolli non pagati relativi al periodo tra il 2000 e il 2010.Saltato all’ultimo momento quindi, il piano originale, quello che prevedeva la cancellazione dei debiti al di sotto di 5.000 euro diventati ruolo tra il 2000 e il 2015. Resta il limite di 5.000 euro ma i ruoli condonati si fermano al 2010 e quindi pure i bolli auto.
Viene anche imposto un limite di reddito da non superare da parte dei contribuenti interessati alla sanatoria. Un limite di reddito che fino ai giorni scorsi, dalle bozze del decreto Sostegno e dalle indiscrezioni di fonti vicine al dossier del decreto emergenziale, sembrava non dovessero essere previsti.
Anche sul bollo, molte delle cartelle sono difficilmente esigibili dall’Erario
Molti parlano di condono pilotato, nel senso che non è stato previsto un provvedimento aperto a tutti ma solo un colpo di spugna alle cartelle fino a 5.000 euro per chi ha redditi fino a 30.000 euro.
Il restyling che la misura ha avuto in “zona Cesarini” è dettato dal fatto che sul condono le frizioni interne alla maggioranza di governo sono state molteplici, tanto è vero che c’è chi dice che il ritardo con cui il decreto è stato prodotto dipende proprio da questo provvedimento che ha avuto bisogno di limature e compromessi tra chi lo voleva esteso al massimo e chi invece ha voluto limitarne la portata.
Resta il fatto che la misura, oltre che un aiuto ai contribuenti in difficoltà nel mettersi a posto con il Fisco, è una misura che punta ad alleggerire il carico delle cartelle e dei debiti che le Amministrazioni difficilmente potranno incassare. Ed anche il bollo auto non è eccezione. Infatti sono 65 milioni le cartelle giacenti ma il 98% di queste sono considerate a rischio di inesigibilità nel senso che difficilmente possono essere incassate dall’Erario.