Un Elon Musk ispirato, più vulcanico e pirotecnico che mai, che si prende un po’ gioco di chi lo dava per morto alla nascita con le sue elettriche (i “super esperti” automotive): l’ad di origini sudafricane annuncia che le Tesla si pagano anche in Bitcoin negli Usa. Il saldo in criptovaluta è un’opzione disponibile negli States.
Attenzione, twitta Musk. “Il Bitcoin pagato non sarà convertito in una valuta tradizionale”. Modalità prossimamente estesa ad altri mercati. Dunque, la Casa californiana dà seguito a una strategia che lo scorso mese ha suscitato forti reazioni nel mondo borsistico.
Le criptovalute, strumento finanziario ancora di nicchia e non regolamentato, vengono lanciate da Musk. Come ha fatto anni fa con le elettriche ad alte prestazioni. Così come Elon vuole andare a vivere su Marte. Un imprenditore stracolmo di fantasia e creatività, che ha rivoluzionato il settore auto.
Così, ora le banche centrali si interrogano. Sarà una buona idea lanciare valute digitali per contrastare i possibili effetti negativi di titoli non sottoposti a una vigilanza normativa?
Rammentiamo che Musk ha comprato Bitcoin per un valore di 1,5 miliardi di dollari (quasi 1,37 miliardi di euro). Mentre Morgan Stanley, ha annunciato l’introduzione di un servizio speciale: i clienti con elevati patrimoni possono acquistare fondi basati su criptovalute.
Dall’auto elettrica alle criptovalute, la Tesla come fenomeno planetario rivoluzionario. Non per niente, ora Musk è Technoking: re della tecnologia. L’ormai ex direttore finanziario Zach Kirkhorn è stato nominato Master of coin: maestro di valuta.
Un genio illimitato, il buon Elon. La sua Tesla produce e vende auto elettriche, ora imitate da tutti. Guadagna producendo batterie per le vetture elettriche. Poi vende bonus inquinamento a numerosi Gruppi automobilistici. E ora le Tesla si pagano anche in Bitcoin negli Usa.