L’Ivass (Istituto di vigilanza sul settore assicurativo) rende noti i dati Rca col Bollettino di giovedì 25 marzo, sul quarto trimestre 2020. Emerge un dato sulle compagnie dirette Rc auto: al Sud non sfondano. Le assicurazioni che operano solo su Internet o per telefono fanno presa al Nord e al Centro, non nel Meridione.
Infatti, nel quarto trimestre del 2020, sono sette le Province, localizzate principalmente nel Centro-Nord, dove si registra un tasso di penetrazione superiore al 20 per cento delle compagnie dirette Rc auto:
- Roma 33,3 per cento;
- Trieste 32,9 per cento;
- Milano 29,7 per cento;
- Bologna 28,1 per cento;
- Monza e Brianza 24,8 per cento;
- Venezia 21,2 per cento;
- e Napoli 20,4 per cento (la bella eccezione).
Le Province dove le imprese dirette risultano meno diffuse sono prevalentemente concentrate nel Sud Italia:
- Foggia 1,2 per cento;
- Avellino 1,5 per cento;
- Benevento 1,9 per cento;
- Potenza 2,1 per cento.
In generale, il tasso di penetrazione delle imprese assicurative dirette è pari al 14,1 per cento, in lieve riduzione (-0,4 per cento) su base annua.
Ma quanto costa la Rca? Il prezzo effettivamente pagato per la garanzia obbligatoria rilevato per i contratti stipulati nel quarto trimestre del 2020 è in media pari a 379 euro. Il prezzo medio si è ridotto del -6,1 per cento su base annua.
Chi mette la scatola nera risparmia. Lo sconto legato alla sola presenza della black box varia per area geografica tra il 9 e l’11 per cento; lo sconto legato alla presenza della scatola nera è più elevato nelle province del Sud, dove in genere è anche più elevato il livello dei premi.