Causa pandemia, sono moltissimi gli italiani in difficoltà economica, tanto da dover rateizzare anche il bollo auto, la tassa di proprietà della vettura. D’altronde, disfarsi della macchina è proibitivo: non c’è una valida alternativa, come ben sanno i pendolari che si muovono coi mezzi pubblici, specie dopo lo sciopero di venerdì scorso che li ha messi in ginocchio. Ecco allora come pagare a rate il vecchio bollo auto in Piemonte: per chi è rimasto indietro coi versamenti degli anni passati. Le istruzioni per versare un po’ per volta la tassa di proprietà della vettura. E le altre Regioni? Ogni Ente locale decide a modo suo: è un balzello regionale.
Anzitutto, è una domanda, una richiesta che l’automobilista fa alla Regione Piemonte. Che dirà sì o no. La rateizzazione del vecchio bollo auto si può ottenere se è stato emesso un avviso di accertamento; il totale da pagare riportato nell’avviso di accertamento è di almeno 250 euro; il contribuente è in regola con il pagamento degli importi compresi in piani di rateizzazione precedentemente accordati. Anche per più vecchi bolli auto.
Il numero delle rate?
- 5 rate per importi non superiori a euro 500;
- 10 rate per importi non superiori a euro 1.000;
- 15 rate per importi non superiori a euro 2.000;
- 20 rate per importi non superiori a euro 3.000;
- 30 rate per importi superiori a euro 3.000.
Poi c’è chi è ancor più in disagio economico, autocertificato dal contribuente, causa Covid. Può essere concesso un numero maggiore di rate rispetto a quelle previste, ma sempre non oltre le 30 rate. L’ammontare di ogni rata mensile non può essere in nessun caso inferiore all’importo minimo iscrivibile a ruolo determinato dalla legge: 30 euro.
Tutto online. La domanda di rateizzazione deve essere presentata esclusivamente in via telematica, tramite il servizio disponibile all’interno del portale Tassa Auto Piemonte. Si viene aggiornati, tramite e-mail e/o sms, sullo stato di avanzamento della richiesta.
Occhio: il mancato rispetto anche di una sola scadenza di pagamento comporta l’automatica decadenza dal beneficio e il conseguente recupero dell’intero debito residuo. Anche con coercizione: per esempio, le ganasce fiscali, ossia il fermo amministrativo dell’auto.