Niente da fare: la voce degli automobilisti non viene ascoltata. A Milano Area C breve accesa: occhio alle multe di 100 euro circa (incluse spese di notifica) per chi non paga il ticket di 5 euro. La sanzione arriva a casa entro 90 giorni dall’infrazione, tutto in automatico. Il Comune proroga le scelte sulla mobilità effettuate dallo scorso 25 febbraio quando è stata riavviata la Ztl Area C con orario breve, dal lunedì al venerdì nella fascia oraria compresa tra le ore 10 e le ore 19.30.
Sono dolori per chi arriva da fuori, da tutta la Lombardia e anche da altre Regioni. Al di là dell’opportunità di mantenere accesa questa Area C breve, va detto che sotto il profilo del consenso politico Milano non perde. Infatti, i pendolari non votano a Milano. Non possono esprimere dissenso al sindaco, alla giunta, agli assessori. Al massimo, come accade, si fanno sentire sui social, ma il Comune tira dritto. Inoltre, tanto breve questa Area C non è. Dalle 10 alle 19.30. Tutto qui.
Confermata anche la sospensione di Area B e della disciplina sulla sosta regolamenta (striscia blu e gialla), fino a nuovo provvedimento. Ricordiamo che l’Area B è enorme, ma non a pagamento.
Continua il monitoraggio per seguire l’evoluzione della situazione e le conseguenze sulla mobilità cittadina della pandemia e dei relativi provvedimenti nazionali e regionali. Dove? Presso il Comitato Territoriale per il controllo e la sicurezza delle attività produttive costituito presso la Prefettura di Milano.
Area C breve: quale futuro?
Morale: siccome ci sono troppe polveri sottili, allora l’Area C breve resta accesa. Anche in zona rossa. Pure con tutti i pericoli dei mezzi pubblici evidenziati dagli esperti e dai virologi: infezioni di Covid per saliva o per contatto. Assembramenti pericolosi per la salute in pandemia.
E in futuro? A Milano e in Lombardia non si respira da anni. Proseguono le politiche anti auto, ma i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Mettendo nel mirino l’auto in funzione anti smog, la vettura resterà sempre osteggiata dalla politica milanese. Magari per la gioia di pochi: quelli che, nati in super case in centro, non lavorano e non si muovono in auto nell’Area C.